«Senza sostegno di privati l’associazione sparisce» 

Moena, accorato appello di Defrancesco del sodalizio “Sul Fronte dei Ricordi” «In autunno inviata una lettera agli operatori turistici: solo due hanno risposto»


di Gilberto Bonani


MOENA. C’è indiferenza del mondo turistico all’appello dell’associazione “Sul Fronte dei Ricordi”. Solo due operatori turistici hanno messo mano al portafoglio. Più attenti l’associazione albergatori di Moena – Passo San Pellegrino e la Cassa Rurale delle Dolomiti che non hanno fatto mancare il loro sostegno. E così l’associazione, impegnata da anni al mantenimento dei percorsi della Grande Guerra sulla catena del Costabella, dei Monzoni e di Bocche, non sa se continuare il suo impegno.

«In autunno – spiega Livio Defrancesco, presidente dell’associazione – abbiamo inviato una lettera – appello agli operatori turistici di Moena, Soraga e Falcade per aiutarci nel nostro lavoro. Risultato: quasi nessuno si è fatto vivo. In primavera siamo stati costretti all’acquisto di un pick up da 16 mila euro per sostituire il mio mezzo personale usato fino a oggi per trasportare in quota materiali e attrezzature. Viviamo sui proventi della mostra “La Gran Vera” ambientata nel centro di Navalge e sui contributi degli enti, come la Cassa rurale, sensibili alla nostra attività. Un contributo sostanziale, ma non sufficiente per far fronte a tutte le spese tra cui anche il pagamento di un collaboratore. Se non avremo altri riscontri – conclude Livio Defrancesco – saremo costretti ad abbandonare il nostro ruolo. Così si mette a rischio la salvaguardia delle numerose testimonianze della Grande Guerra presenti sulle nostre montagne: un vero museo all’aperto che raccoglie l’interesse di tanti escursionisti che salgono in quota per osservare da vicino trincee, camminamenti e postazioni di fuoco». Il visitatore curioso infatti, dopo aver osservato le ricostruzioni museali e le ricche esposizioni di armi, divise e attrezzature campali, ha la possibilità di salire in quota e toccare con mano i luoghi narrati dalla mostra. Per mantenere l’accesso alle fortificazioni c’è la necessità ogni anno di percorrere chilometri di sentieri e mulattiere per un attento lavoro di manutenzione che impegna i volontari anche il sabato e la domenica.

L’amministrazione di Moena ogni anno assume, da primavera all’autunno, Livio Defrancesco per il mantenimento del ricco patrimonio storico. Certo questo non è sufficiente per mantenere percorribili otto anelli storici sulle montagne tra Valle di Fassa e Biois.

«Faccio appello anche agli accompagnatori di territorio – conclude Defrancesco – perché partecipino al lavoro di mantenimento dei sentieri». L’associazione “Sul Fronte dei Ricordi” è stata costituita nel 2005 e fa parte della rete dei musei della Prima guerra mondiale del Trentino che raccoglie 19 realtà, grandi e piccole, distribuite su tutto il territorio provinciale a testimonianza dell'interesse che la Grande Guerra continua ad alimentare.

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