Röda, cambia il protocollo d’asta 

Regola Feudale di Predazzo: quattro nuovi Vicini iscritti al libro matricola



PREDAZZO. Si è discusso ancora molto attorno all’indizione della Röda 2018-2023 nel corso del consiglio della Regola Feudale di venerdì. L’argomento è tornato in trattazione dopo che nel corso della seduta precedente se n’era parlato a lungo. In pratica è stato rivisto il protocollo d’asta, chiarendo alcuni aspetti tra cui anche il riconoscimento dei titoli, ovvero i contributi che gli allevatori ottengono sui terreni utilizzati e che dovranno essere versati alla Regola in aggiunta all’affitto. Un po’ d’indecisione s’è registrata anche circa le modalità di affitto della “fitarecia” di Zaluna, tenuto conto che su quell’immobile diviso in 3 lotti, prati, casello e legnaia e tabià, c’erano progetti, mai concretizzatisi, per un utilizzo diverso da quello agricolo o ricreativo. Che fare dunque? Continuare ad affittarlo annualmente nel caso si prospettasse la possibilità di un intervento di ristrutturazione o metterlo all’asta quinquennale? Alla fine è prevalsa quest’ultima ipotesi con 6 voti a 2.

Il consiglio ha iscritto al libro matricola 4 nuovi Vicini: Boninsegna Luciano fu Romiro, Boninsegna Ottavio e Mario figli del professor Arturo Boninsegna e Marco Dellagiacoma fu Dario. Quest’ultimo e il professor Boninsegna, fratelli di due membri degli organi regolieri, sono stati ricordati dal regolano Alberto Felicetti in quanto amici della Regola feudale, per il lavoro nel bosco di Dario e per i contributi culturali di Arturo. Il regolano ha ricordato che in precedenza si era svolta la sessione forestale che ha stabilito in via provvisoria per il 2018, un taglio di 2992 mc. Numerosi anche i finanziamenti: le strade Tof de Vena e delle Prese col 60%, il serbatoio alle “Prese” al 100% come i diradamenti e i miglioramenti boschivi. I lavori di costruzione della strada Tof de Vena inizieranno a breve. Il consiglio ha infatti accettato la richiesta della ditta Betta di iniziare i lavori al più presto. La ditta realizzerà anche il collegamento con la strada esistente coprendo i maggiori costi con la riduzione del 5% che aveva operato sul prezzo a base d’asta che ammonta a 75 mila euro.

È stata anche integrata la convenzione con la Latemar 2200 per la realizzazione del bacino di Tresca, ed è stata rinnovata l’adesione alla Fondazione Dolomiti Unesco con una quota di 500 euro. Sono state inoltre rinnovate le concessioni in scadenza ed è stato riconfermato il contributo di 10 mila euro al corpo dei Vigili del Fuoco di Predazzo, ma non più vincolati alla realizzazione del castello di manovra, come richiesto in un primo tempo, giacché è già stato finanziato dal Comune. Infine si è deciso di affidare il progetto della baita che sarà realizzata nei pressi dell’invaso di Tresca, al geometra Francesco Delugan, che ha presentato la migliore offerta rispetto allo studio Luca Guadagnini e agli architetti Luigi Morandini e Antonio Dellagiacoma. Qualcuno ha osservato il notevole divario fra le varie offerte (non rese note in consiglio) ma il regolano ha precisato che se ne sarebbe eventualmente parlato in seduta riservata. (f.m.)













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