“Prato di Sorte”: la gente può decidere il suo futuro 

Moena, c’è tempo fino alla fine del mese per esprimere il proprio parere sulla vasta area verde. Il sindaco Felicetti: «La struttura deve essere sostenibile» 


di Gilberto Bonani


MOENA. C’è tempo fine alla fine del mese per esprimere il proprio punto di vista sulla grande area verde denominata “Prato di Sorte”.

L’amministrazione comunale da alcuni mesi sta raccogliendo il parere di commercianti, albergatori, ma anche di singoli cittadini, sul futuro di questa zona. Si tratta di una vasto terreno erboso compreso a ovest tra l’abitato di Moena e la frazione di Sorte. Da tempo immemorabile costituisce una riserva di foraggio per gli allevatori del paese ed è stato toccato marginalmente dallo sviluppo turistico. Con l’avvento dell’industria dello sci, erano in primi anni Sessanta, furono realizzati due skilift dove generazioni di ragazzi moenesi, e non solo, impararono a sciare.

Questi due impianti ebbero un altro vantaggio: salvaguardare quello spazio verde dalla colata di cemento dei palazzinari. Le due infrastrutture chiusero l’attività (l’ultima sciovia nel 1993) ormai superate dalla logica dei grandi caroselli sciistici. I due skilift non erano economicamente vantaggiosi e poi i lenti cambiamenti climatici richiedevano la realizzazione di un impianto di neve programmata per battere gli inverni siccitosi. E poi c’era il rebus, mai risolto, costituito dalla strada di accesso alla frazione di Sorte che intersecava il tracciato della pista. Una situazione che contravveniva a ogni norma per assicurare l’incolumità degli sciatori.

Così la Sif Lusia, la società impiantistica concessionaria, eliminò le infrastrutture con il rammarico di molti censiti (ma anche ospiti) per la chiusura di una pista adatta a bambini e principianti prediletta per la comoda accessibilità, la dolcezza e l’uniformità del pendio.

In anni successivi fu cercato un rilancio con l’acquisto di nastro scorrevole a bassa velocità dedicato a principianti e slittini. Impianto inoperoso e sotto utilizzato. È stata creata anche un’area giochi estiva e invernale con annesso chalet, bruttina da vedere e poco remunerativa.

Ora l’amministrazione consulta la popolazione per avere dei suggerimenti.

«Ci sono alcuni paletti da osservare» – spiega il sindaco Edoardo Felicetti nella lettera inviata ai cittadini. «La struttura da proporre deve essere economicamente sostenibile per evitare che da risorsa diventi un onere. Quindi dobbiamo ricordare che si tratta di un’area ad alto valore ambientale e paesaggistico nonché strategica per l’economia agricola. Il nuovo da realizzare – continua il sindaco – non deve andare in contrasto con quanto già esiste ma comunque essere attrattiva per gli abitanti e i turisti che frequentano Moena».

I suggerimenti possono essere inviati tramite mail (indirizzo eventi@visitmoena.it) o depositati nella cassetta posta nell’ufficio delle Perle alpine a centro paese sotto forma cartacea. L’esito del sondaggio sarà successivamente argomento di incontri pubblici. «Siamo nelle fasi iniziali di un dibattito – conclude il sindaco Felicetti – per questo auspico una forte partecipazione di tutta la popolazione che potrà intervenire in scelte progettuali che riguardano il nostro territorio».

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