Per le persone in difficoltà 100 mila ¤ dalla Comunità 

Cavalese, il presidente Zanon ha deciso con il Consiglio di utilizzare l’avanzo di amministrazione per iniziative di benessere sociale e collaborazioni con enti


di Francesco Morandini


CAVALESE. Più di 100 mila euro aggiuntivi, oltre ai soldi messi a disposizione dalla Provincia, per iniziative di carattere sociale. E’ quanto deciso a cavallo tra un anno e l’altro dalla Comunità territoriale della val di Fiemme con l’avanzo di amministrazione. La maggior parte dello stanziamento, 90 mila euro, è stato destinato, retroattivamente, per contribuire alle spese dell’affitto di casa di 67 persone che non ce la facevano ad “onorarlo” ed erano rimaste escluse dal sostegno provinciale. Per altre 120 è stato invece aumentato l’ammontare dell’aiuto di cui hanno diritto. Inoltre, 5.000 euro saranno destinati ai Comuni per favorire e contribuire all’assunzione (in percorsi lavorativi protetti) di soggetti fragili già in carico ai servizi sociali mentre altri 2.000 euro sono stati destinati a chi (single o nuclei familiari) è escluso da forme di sostegno come, ad esempio, il reddito di garanzia.

«Anche a seguito delle sollecitazioni avute in sede di Consiglio della Comunità riferite all'impiego dell'avanzo di amministrazione – sottolinea Giovanni Zanon, presidente della Comunità della Val di Fiemme - abbiamo deciso di fare una valutazione precisa e puntuale delle reali esigenze del territorio, per poi utilizzare le somme non spese in progetti mirati. Il Servizio politiche sociali della Provincia ha dato parere positivo, confermando che la Comunità può utilizzare parte delle risorse del proprio budget per iniziative proprie, purché sia garantito il rispetto dei livelli essenziali».

Inoltre, per promuovere il benessere sociale del territorio, sono stati attivate alcune collaborazioni che hanno permesso la realizzazione di diverse iniziative. “Coltivare rapporti” prevede l’inserimento di due soggetti fragili in un contesto lavorativo protetto presso la cooperativa Terre Altre; “Ci sto dentro” riguarda l’accompagnamento di adolescenti fragili, promosso dall’associazione Evo, per il raggiungimento di un’autonomia sociale e relazionale; con la Lilt (Lega italiana per la lotta contro i tumori) e il Comun general de Fascia è stato organizzato un servizio di trasporto e accompagnamento a Trento delle donne a cui è stato prescritto lo screening mammografico; si è poi pensato a un progetto di sviluppo della figura dell’amministratore di sostegno, cioè di quelle persone nominate dal giudice tutelare per assistere, sostenere e rappresentare chi, per una ragione o per l’altra, non è in grado di provvedere a sé stesso. (pa.pi.)













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