«Le minoranze fulcro dell’Autonomia trentina» 

In Valle di Fassa venerdì sera la conferenza con il presidente Maurizio Fugatti Confermati i 656 mila euro di stanziamento da destinare a interventi di sostegno


di Gilberto Bonani ; w


SEN JAN. Ammonta a 656 mila euro lo stanziamento per l'anno in corso destinato alle minoranze del territorio trentino. Lo ha annunciato nella sala Grana del Comun General de Fascia il presidente Maurizio Fugatti durante la conferenza delle minoranze. La somma è quella stanziata nel bilancio già approvato. In fase di assestamento, è stato detto, sarà possibile integrarla con altre risorse. La conferenza ha espresso il proprio parere vincolante sulla ripartizione delle quote, passaggio obbligato per poterle utilizzare.

Vari gli ambiti interessati ma principalmente si punta a interventi di sostegno all’informazione in lingua minoritaria. Iniziative attuate direttamente dalla Provincia la cui programmazione verrà concordata nell’ambito del tavolo per la comunicazione delle minoranze linguistiche. Saranno finanziati anche progetti particolarmente significativi per la tutela delle minoranze linguistiche delle comunità ladina, cimbra e mochena.

«Siamo qui per raccogliere le vostre istanze, perché crediamo che le minoranze linguistiche siano il fulcro dell’Autonomia trentina» ha detto il presidente Fugatti. «Il percorso di tutela, valorizzazione e crescita delle minoranze ha un’importanza attuale per i territori di montagna, che necessitano di particolari attenzioni. Come Giunta - ha continuato Fugatti - abbiamo voluto mettere al centro del dibattito politico le problematiche dei territori che subiscono spopolamento e denatalità, per questo nei prossimi giorni presenteremo gli Stati Generali della Montagna, un’occasione per dialogare e conoscere meglio le istanze di chi vive nelle aree periferiche e un momento di forte attenzione anche ai temi delle minoranze linguistiche che in questi territori abitano».

Anche Giovanni Gardelli, responsabile della Umst provinciale Coordinamento Enti Locali, Politiche territoriali e Montagna ha sottolineato che è impensabile fare politiche territoriali senza occuparsi della storia e dell’identità dei territori stessi.

Alla conferenza era presente la procuradora, nonché senatrice Elena Testor che ha ricordato che le minoranze sono il cuore dell’Autonomia trentina. «Da parte nostra - ha detto la procuradora - continueremo a lavorare per mantenere viva la lingua, perché sia vissuta all’interno delle famiglie e delle istituzioni. Puntiamo ad una comunicazione più dinamica destinata soprattutto ai giovani».

I rappresentanti delle istituzioni culturali e degli enti locali delle comunità germanofone trentine, cimbri e mocheni, hanno evidenziato la necessità di rafforzare le proprie comunità, che per numeri di strutture e risorse si trovano in una situazione diversa rispetto ai ladini.

La legge provinciale del 2008 garantisce a tutte e tre le popolazioni di minoranza il diritto di informazioni scritte e audiovisive nella propria lingua per sostenere la libertà di espressione delle comunità e favorire l’uso linguistico nella quotidianità, sia in ambito familiare che sociale.

È stato pertanto deciso di confermare le esperienze in atto e dare il sostegno ai mezzi di informazione che ospitano pagine in lingua sui quotidiani locali, alla redazione e stampa di settimanali, ai telegiornali, alle produzioni televisive e radiofoniche.















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