Amazon “soffoca” la Cooperativa  Libraria Fiemme 

Predazzo, le sorelle Marisa e Fiorenza Cestari a fine mese chiudono l’attività. E aspettano tutti per un “dolce saluto”


di Francesco Morandini


PREDAZZO . Era il 1982 quando un gruppo di studenti universitari e neolaureati ebbe l’intuizione di aprire una libreria in valle di Fiemme, segnatamente a Predazzo. Nacque così 36 anni fa la Cooperativa Libraria Fiemme. Ora sono stimati professionisti, professori, molti già in pensione: l’architetto Gino Morandini, il professor Valter Zeni di Panchià, il dirigente dell’ufficio forestale Bruno Crosignani, l’avvocato Giacomo Dellasega, il docente universitario di Oxford Guido Bonsaver, Lino Segat e lo scomparso Bruno Sommariva già Scario della Magnifica Comunità. Accanto a loro, e forse altri sfuggiti alla memoria, Marisa Cestari che, assieme alla sorella Fiorenza, all’amica Anna Tonazzo e al cognato Gino, rilevarono la libreria dopo una decina d’anni. L’entusiasmo cooperativistico s’era allentato, ma la libreria poté continuare l’attività. La Clf, accanto ai libri, aveva previsto un ampio spazio per la musica, zeppo di vinili e musicassette, che aveva chiamato “Discovery”. «Mantenemmo questo nome anche per la libreria – ricorda Marisa Cestari – così avevamo già pronta l’insegna. Del resto i libri non sono un’occasione di scoperta?». Sono state tante le librarie che hanno percorso questi 36 anni. Tra le altre anche Patrizia Labadini che occupa ora un ruolo importante alla Feltrinelli. Sette anni fa venne aperta anche una “succursale” a Cavalese dove lavorava Anna Tonazzo, che chiuse però dopo 5 anni fa quando la libraia si trasferì fuori regione. La prima sede fu nel palazzo di fronte alla caserma della Guardia di Finanza, poi si spostò un po’ più in là, dove tuttora Marisa e Fiorenza accolgono amici e lettori. Ma solo, e ancora, per due settimane. Con il 31 gennaio infatti le due sorelle andranno in pensione. «Aspettiamo tutti per un “dolce saluto” – ci dice Marisa – tutti i libri rimasti avranno uno sconto speciale del 25% o del 50%».

Le dispiace lasciare?

Finisce un ciclo della vita, potremmo fare altro e prendere la vita con più calma.

Cosa le mancherà?

Il rapporto con le persone innanzitutto, la passione per i libri si coltiva anche in pensione, ma le persone mi mancheranno.

Si sa che le librerie soffrono molto di questi tempi e che non è stato facile portare avanti questa attività in una valle periferica. Cos’è che ha inciso di più?

Sicuramente la concorrenza sui libri scolastici i cui introiti, fino a 5-6 anni fa, ci consentivano di offrire anche un buon magazzino della varia. Ora la grande distribuzione propone sconti per noi impossibili da sostenere. Venendo quindi a mancare quelle entrate abbiamo avuto più difficoltà.

E gli ebook?

No, non hanno inciso molto, lo ha fatto molto di più Amazon, ma per tutto il commercio.

La libreria resterà chiusa tutto il mese di febbraio, ma riaprirà a marzo. A rilevarla sarà Giovanna Orler, che abbandonerà il lavoro all’ufficio postale di Tesero per arrivare alla pensione in mezzo ai libri. La sua passione, e anche quella del marito Valter Zeni, fondatore della CLF 36 anni fa. Una scelta davvero coraggiosa.

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