l’iniziativa

Cucina-antispreco, a Trento a lezione dagli chef su come valorizzare gli scarti

Il Centro di solidarietà organizza un ciclo di incontri gratuiti: cinque serate all’oratorio di Sant’Antonio. Nel 2022 ha aiutato con i pacchi alimentari 204 famiglie in difficoltà (nella foto, lo chef Castellini)



TRENTO. Il Centro di Solidarietà di Trento organizza un ciclo di incontri gratuiti dedicati alla cucina, aperti alla popolazione, nell’ambito di uno dei due principali pilastri della sua mission: la lotta contro lo spreco alimentare.

Ogni serata sarà guidata da uno chef che in maniera teorica e soprattutto pratica, in una vera cucina professionale, aiuterà i partecipanti a migliorare la propria capacità di cucinare valorizzando ciò che normalmente consideriamo uno “scarto”, senza per questo rinunciare alla bontà e appetitosità delle preparazioni e della loro correttezza ed equilibrio dal punto di vista nutrizionale: pensiamo ad esempio alle scorze dei frutti, alle foglie di molte verdure, agli avanzi di altre preparazioni e molto altro.

Le serate si svolgeranno all’Oratorio S. Antonio, via S. Antonio 20, per cinque giovedì dalle 18:30 alle 20:30: 16 e 23 febbraio, 2, 9 e 16 marzo.

Gli chef sono Massimiliano Arer, Claudio Volani, Stefano Castellini.

Dunque ricette, spunti, consigli, tecniche e tante nozioni utili per capire come

preparare, conservare e ridurre gli sprechi quotidiani delle nostre cucine.

L’obiettivo ultimo è quello di mangiare in maniera corretta per migliorare la nostra salute, comprare il giusto per pesare meno sulle nostre finanze, conservare bene e riutilizzare il più possibile, per rispetto non solo del pianeta e della sua sostenibilità, ma delle molte persone che faticano ad avere quotidianamente sulle loro tavole quanto ogni essere umano avrebbe diritto di avere.

La lotta contro la povertà alimentare è infatti il secondo dei pilastri che

costituiscono la mission del Centro di Solidarietà, attivo sul territorio dal 1996 con un pacco alimentare mensile per le famiglie in difficoltà, che nel 2022 hanno raggiunto il numero di 204 famiglie, per un totale di ben 760 persone di cui molte bambini o anziani.













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