IL CASO

Coronavirus, controlli del Nas sulle piste regionali: prime denunce

In Trentino segnalato il gestore di un rifugio troppo affollato sulla Paganella e i responsabili degli impianti di risalita perché non venivano rispettate le norme sulle distanze in coda. GUARDA LE IMMAGINI: I militari in azione



TRENTO. Mentre stamane è stata decisa la chiusura anticipata della stagione sciistica in Trentino, i carabinieri del Nas di Trento hanno effettuato ieri, domenica 8 marzo, controlli in varie località turistiche della regione dopo il richiamo da parte di Maurizio Fugatti che aveva minacciato la chiusura degli impianti che non si attenevano alle raccomandazioni sulle norme da seguire per evitare il diffondersi del contagio.

Coronavirus, i controlli del Nas sulle piste di Paganella, Selva Val Gardena e Obereggen

Ad Andalo denunciato il gestore di un rifugio troppo affollato e i responsabili degli impianti di risalita perché non venivano rispettate le norme sulle distanze in coda

I militari hanno effettuato controlli ad Andalo e sulla Paganella, a Selva Val Gardena e a Obereggen. Hanno verificato il rispetto delle norme sulla distanza di un metro sia in coda per salire sugli impianti di risalita che nei locali pubblici.

Mentre in Alto Adige non sono state trovate irregolarità, per quanto riguarda la Paganella i carabinieri hanno segnalato alla Procura della Repubblica il gestore di un rifugio al cui interno c'era un certo affollamento e non veniva rispettata la regola della distanza minima di un metro e i responsabili degli impianti di risalita perché non venivano rispettate le norme sulle distanze in coda.

La segnalazione è stata fatta per mancata osservanza dell'ordine dell'autorità, un reato che è stato depenalizzato. Quindi al massimo i segnalati rischiano un'ammenda di qualche centinaio di euro. 













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