lo scontro

Compensi A22, muro delle opposizioni in consiglio regionale. E Fugatti si arrabbia

Il presidente: “Momento delicato per la società, l’aula sapeva”. Salta la conferenza stampa per annunciare la proposta di finanza di progetto



TRENTO. Doveva essere la giornata del via libera alla proposta di finanza di progetto per la concessione dell’A22, approvata questa mattina (13 aprile) dal cda di via Berlino e che questa sera è attesa sul tavolo dell’assemblea dei soci.

La Provincia aveva annunciato una conferenza stampa alle 17 proprio per comunicare i contenuti della proposta, presenti i presidenti delle due Province Maurizio Fugatti e Arno Kompatscher. Ma neanche un’ora dopo la conferenza stampa veniva annullata. 

Il motivo sta in quello che è successo oggi pomeriggio in consiglio regionale a Bolzano, dove la legge sulle società partecipate è stata ancora una volta rinviata a causa dell’ostruzionismo. Oggetto dello scontro l'emendamento della giunta regionale che proroga al 2024 la deroga al tetto di 240 mila euro all’anno per i compensi degli amministratori di A22.

Un blitz della maggioranza Lega-Svp denunciato un mese fa dal Pd: «È giusto che i vertici dell’Autobrennero guadagnino più del presidente della Repubblica, in deroga alla legge dello Stato e alla legge regionale, che prevedono che nessun amministratore di società pubbliche, o a prevalente partecipazione pubblica, possa ricevere compensi superiori ai 240.000 annui lordi e onnicomprensivi?» chiedeva il Partito Democratico.

Oggi le minoranze, dopo aver provato a fare mancare il numero legale uscendo dall'aula, hanno chiesto di discutere tutti gli emendamenti presentati, portando al rinvio del voto. “Il compito delle minoranze è di accendere i riflettori sulle scelte dell’esecutivo. Ed hanno il compito di fare sì che le decisioni siano prese dopo un dibattito”, ha detto in aula Giorgio Tonini (Pd).

Deluso Fugatti: “Stupiti e anche un po' delusi perché si è scelto la strada dell'incomprensione: il nostro emendamento era, è, una semplice proroga. Si sostituisce la scadenza del 2021 con il 2024, mantenendo in questo modo il numero superiore a cinque dei componenti del Cda dell'Autostrada del Brennero", ha detto il governatore commentando l'esito del dibattito. "Il momento è molto delicato per quanto riguarda il futuro dell'autostrada, quest'aula lo doveva sapere con estrema chiarezza. L'ho detto e ripetuto: qui non c'è collegamento con i compensi degli amministratori, e per rassicurare in modo ulteriore avevamo presentato, in accordo anche con il presidente Arno Kompatscher, un emendamento che escludeva aumenti di compensi", ha precisato Fugatti. "Noi lavoriamo per salvaguardare la presenza di tutti i territori, dal Brennero a Modena, compresi i Comuni di Trento e Bolzano, che altrimenti sarebbero esclusi nell'organo gestionale di A22. L'ammontare complessivo dei compensi non potrà superare i livelli massimi previsti dallo Stato per un Cda di cinque elementi: l'ammontare massimo astratto è pari a 530.000 euro, ma negli ultimi tre anni ha già subito un taglio del 14%", ha concluso il presidente. 













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