Infezioni

Caso di meningite meningococcica in una 18enne di Feltre che studia in Primiero, al via la profilassi per i contatti stretti

La giovane è arrivata al pronto soccorso di Feltre questa mattina, 25 marzo e si trova ora in via precauzionale in rianimazione. L’Apss di Trento curerà le attività di profilassi per i contatti stretti residenti in Trentino perché la ragazza frequenta l'indirizzo turistico dell'Istituto comprensivo di Primiero



BELLUNO. E' stata accolta stamane dal Pronto soccorso di Feltre una diciottenne residente nella località bellunese con sintomatologia di meningite. Le prime indagine di laboratorio hanno consentito di diagnosticare una meningite meningococcica. Il quadro clinico ha suggerito il successivo ricovero nel reparto di malattie infettive dell'ospedale di Belluno con successivo trasferimento, a scopo precauzionale, in rianimazione.

Le linee guida su questa malattia raccomandano la somministrazione di una dose di antibiotico, a scopo preventivo, ai contatti stretti scolastici ed extrascolastici del caso nei sette giorni precedenti l'inizio della sintomatologia. Il Dipartimento di prevenzione dell'Apss di Trento curerà le attività di profilassi a favore dei contatti stretti residenti in Trentino o comunque connessi alla frequenza scolastica in Primiero. La giovane, infatti, frequenta l'indirizzo turistico dell'Istituto comprensivo di Primiero. 

L'indagine epidemiologica - si legge in una nota dell'Apss - ha evidenziato, oltre ai contatti scolastici, anche quelli in una discoteca di Tonadico nella notte tra sabato 16 e domenica 17 marzo. "Si invitano pertanto tutte le persone che hanno frequentato la discoteca in quest'occasione a fare riferimento agli ambulatori di igiene pubblica di Tonadico e Borgo Valsugana per avere maggiori informazioni ed eventualmente avviare la profilassi. Gli ambulatori sono aperti dalle 13.30 alle 15 e sono comunque contattabili via mail o telefono", scrive l'Apss. In questi casi, secondo i protocolli e le linee guida nazionali e internazionali, è prevista la profilassi farmacologica, che consiste nella somministrazione di un antibiotico per tutti coloro che hanno avuto contatti stretti con il malato nei sette giorni precedenti la comparsa dei sintomi (in questo caso, il 23 marzo)













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