Castello, a gennaio via ai lavori 

Verranno rifatte le pavimentazioni degli accessi. Zampiccoli: «Opere con materiali innovativi»


di Katia Dell’Eva


ARCO. «Partiranno con gennaio, i lavori di ripavimentazione delle vie di accesso al castello, e prevederanno l'uso di un'innovativa tecnica, che si presenta come il compromesso perfetto tra l'ordine e la naturalità» - promette Roberto Zampiccoli, consigliere comunale con delega alla valorizzazione del Castello e dell'Olivaia, mentre, parallelamente, proseguono le operazioni di messa in sicurezza e riqualificazione del prato della Lizza.

«L'appalto è già stato assegnato e, volendo, i lavori sarebbero già potuti partire ora» - spiega - «ma abbiamo preferito non perdere gli ingressi legati al periodo dei mercatini di Natale, e rimandare la chiusura del castello e l'avvio del cantiere a gennaio. Il progetto sarebbe quello di partire con l'opera già dopo l'Epifania, ma tutto dipenderà dalle temperature: la nuova pavimentazione, infatti, prevede l'uso di cemento, e non è dunque compatibile con un freddo eccessivo». Aree interessate alle modifiche saranno, in particolare, la via che collega il portone d'accesso al prato e il breve sentiero (di circa 100 metri) che porta alle prigioni e alla biglietteria: «La prima fu pavimentata con pietra calcarea bianca» - afferma ancora Zampiccoli - «una scelta che si è rivelata presto sbagliata, in quanto la roccia, con l'usura, è diventata liscia e per evitare eventuali incidenti si è dovuto posizionare quell'orribile tappeto che tutti abbiamo ben presente. Il secondo invece è stato lasciato sterrato, con l'ovvia conseguenza che, ad ogni pioggia, tutto il materiale ghiaioso si riversa nel prato». La nuova soluzione, il cui nome è, tecnicamente “Levocell” è invece, piuttosto, una ghiaia cementata, fissa: «Praticamente i sassi – il cui colore e le cui dimensioni saranno scelti dalla sovrintendenza a tempo debito – vengono mischiati al cemento e poi trattati con una sostanza chimica, grazie alla quale si viene a solidificare solamente la base del composto, mentre la parte in superficie, successivamente erosa con appositi macchinari, continua a sembrare della normalissima ghiaia» - illustra il consigliere. «Questo permetterà, per un costo di circa 100 mila euro, di avere delle vie che sembrano naturali, ma che rimangono – con una garanzia di oltre vent'anni – pulite e ordinate, senza l'erosione delle intemperie o dei mezzi di trasporto».

Il progetto si colloca all'interno di un più ampio piano di riqualifica del castello, che a sua volta dovrebbe terminare con il prossimo anno. «Parallelamente prosegue il piano di messa in sicurezza della Lizza, comprese le aree fino ad ora inaccessibili, con il rifacimento delle scale e dei parapetti» - spiega infatti Zampiccoli. «Entro la stagione estiva 2018, poi, vorremmo avviare anche il percorso botanico studiato da Anna Scaravella, celebre paesaggista, che prevede un bosco di lecci e un'aula didattica all'aperto ad altezza del terrazzamento della Lizza inferiore, nonché una serie di aiuole con erbe medievali, lungo tutto il semicerchio vista lago del prato, fornite dal corso di Florovivaismo dell'Enaip, e che prenderà il nome di “Orto dei Semplici”».

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