il lutto

Addio a Carlo Bombardelli, il bambino che salvò il soldato americano a Torbole

Nel 1945 permise il salvataggio di Thomas Hough. Per lui anche il riconoscimento degli Usa. E’ morto a 85 anni 



ARCO. «All'epoca avevo nove anni. Soffiava un vento fortissimo da tutto il giorno. Era buio ed ero a casa con mio padre, quando ho sentito delle urla provenire dal lago. Non capivo l'inglese (non lo capisco neanche adesso), ma ero certo che fossero delle disperate richieste d'aiuto. E ho cercato di fare qualcosa». Le parole sono di Carlo Bombardelli morto il 26 agosto a 85 anni.

Un nome quello di Bombardelli che è legato al salvataggio di Thomas Hough, unico sopravvissuto dei 26 soldati a bordo dell’anfibio affondato nel lago di Garda il 30 aprile 1945.

Un gesto ecomobiale il suo tanto che  il colonnello Brent Skinner, del 509esimo Signal Battalion della base Usa di Vicenza, aveva voluto rendere onore all'altogardesano, testimone involontario di quella che fu la peggiore disgrazia di epoca contemporanea del Garda, "per aver avuto il coraggio di gettarsi in strada a cercare aiuto, attirando l'attenzione di altri due soldati statunitensi, che riuscirono così a trarre in salvo l'unico superstite di quella tragedia". Era il 2016 quando ci fu la cerimonia.

Carlo, quella notte, nel silenzio della cittadina sottomessa, stava osservando il passaggio delle truppe occupanti. Le sue piccole orecchie, purtroppo, non si sbagliavano: le urla di disperazione che irrompevano nel buio, e che svanirono di lì a poco, con la stessa celerità di come erano iniziate, erano quelle dei soldati sul Dukw.

«Il giorno dopo mi diressi in riva al lago: le acque avevano restituito otto zaini mimetici, e pensai si fossero salvati tutti - ricorda il pensionato - Solo nel 2004 ho scoperto che di quei ragazzi era vivo solo Thomas Hough, strappato al suo destino grazie ad uno scampolo di fortuna e, materialmente, ad un rottame del mezzo, che gli ha permesso di farsi notare, tra le onde, dai due suoi connazionali».

I corpi di tutti gli altri militari furono inghiottiti dal Garda in meno di dieci minuti. «Il vento che soffiava quella notte si chiama Vinessa: non è l'Òra, è un vento più intenso perché arriva dal mare e, percorrendo tutto il lago, crea onde molto alte - ha precisato - Ma non ho mai escluso una possibile cannonata. Alcuni repubblichini, ancora legati ai tedeschi, erano a Forte Garda». 

"Carlo Bombardelli, nostro caro amico e testimone storico sempre disponibile a raccontare, è mancato. Il ruolo di Carlo – scrivono Ben Appleby e la  moglie Antonella Previdi anche a nome dell’associazione Benàch, di Nago-Torbole – nel salvataggio di Thomas Hough, unico sopravvissuto dei 26 soldati a bordo dell’anfibio affondato nel lago di Garda il 30 aprile 1945, è stato riconosciuto ufficialmente con un attestato consegnatogli nel 2016 dal Colonnello Skinner della base USA di Vicenza.

Carlo era anche stato intervistato da una tv militare americana e aveva raccontato di come, bambino, udì le grida del povero Thomas e insieme al padre allertò i soldati presenti a Torbole che lo salvarono. Carlo è stato presente a tutte le nostre iniziative di rievocazione storica, sempre generoso e disponibile a testimoniare e a ricordare: la sua scomparsa ci priva di una voce appassionata e ci rattrista profondamente. Esprimiamo le nostre più sincere condoglianze alla famiglia”.













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