RIVA

Riva, Ponale: si staccano i primi massi 

Un grosso pezzo di roccia è frantumato, l’altra notte, sul nuovo sentiero. Oggi tecnici in sopralluogo


di Gianluca Marcolini


RIVA. Un crollo improvviso e imprevisto, fortunatamente avvenuto di notte e dunque senza provocare conseguenze troppo gravi se non quella di preoccupare l’associazione Mondo Ponale che da qualche mese si occupa della gestione del sentiero rivano, fra i più belli e panoramici del mondo.

Un pezzo di roccia si è staccato, nella notte fra martedì e mercoledì, dalla parete sovrastante appena fuori una delle gallerie a metà, circa, del percorso. Il diedro si è staccato ad un’altezza di 3-4 metri rispetto al sentiero ed è caduto perpendicolarmente frantumandosi nell’impatto col suolo, lasciando sulla stradina un mucchio di sassi di varie dimensioni.

Ad accorgersi dell’accaduto sono stati i primi biker e gli escursionisti che ieri mattina hanno cominciato a percorrere la Ponale in entrambe le direzioni. A quel punto è stata avvisata l’associazione Mondo Ponale guidata dal presidente Marco Benedetti che ha messo in movimento la “squadra” del pronto intervento, capitanata da Bicio Di Stasio, che ha provveduto a ripulire velocemente il sentiero togliendo di mezzo tutti i massi, portando via quelli meno ingombranti e accumulando a bordo stradina quelli più grossi.

Nel punto della montagna in cui è avvenuto il crollo è ben visibile dove il diedro si è staccato: la roccia è liscia e biancastra. Ora toccherà ai tecnici stabilire se nella stessa zona la parete presenta il pericolo di altri potenziali crolli. E' in programma il sopralluogo dei tecnici per valutare la situazione e capire il da farsi.

L’esame servirà per stabilire la necessità o meno di provvedere ad un intervento di messa in sicurezza della parete, aggiungendolo a quelli già attuati nel corso dei mesi invernali quando si è dato corso alla “campagna” di lavori sulla Ponale approntata dalla Comunità di Valle assieme alla Provincia e all’amministrazione comunale.

L’intervento riprenderà in autunno, appena terminata la stagione turistica, con l’obiettivo di arrivare al completamento delle dotazioni di sicurezza del tracciato e al rifacimento del manto stradale entro la prossima primavera.

Ma è evidente che, nonostante tutti gli sforzi che si possono produrre, non sarà mai possibile eliminare del tutto il grado di rischio che insiste sulla Ponale che rimane, è bene ricordarlo, un sentiero alpino con tutto quello che ne consegue.













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