Punto nascite, la Lega si appella al Ministero 

Iniziativa di Cattoi e Fugatti dopo il parto di una bimba al pronto soccorso di Arco La deputata: «Il Comitato deve spiegare perché accadono fatti come questo» 



ARCO. Qualcosa sul fronte della sanità altogardesana, e più specificatamente in merito alla chiusura del punto nascite arcense, potrebbe cambiare. Lo ha annunciato, ieri, l’onorevole Vanessa Cattoi, deputata della Lega, che in accordo con il sottosegretario Maurizio Fugatti deciso di invitare il Comitato Percorso Nascite a rivedere i criteri secondo i quali possono rimanere aperti i punti nascita soprattutto a seguito dei numerosi casi di parti avvenuti proprio nel pronto soccorso di Arco, ultimo della serie quello avvenuto sabato e di cui abbiamo dato notizia nei giorni scorsi.

«Leggiamo sulla stampa locale - scrive Cattoi nel proprio documento - l’ennesimo caso in Trentino di bimba nata al pronto soccorso di Arco, ed ecco che la lista dei nati, a dispetto delle disposizioni che hanno portato alla chiusura del punto nascite viene meno al lato pratico». Per Cattoi, questi continui eventi sono significativi e saranno portati quale prova della necessità di rivedere quei criteri che hanno portato alla chiusura dei punti nascite di Arco Cavalese e Tione. «Chiediamo al Comitato - spiega l’onorevole - com’è possibile che accadano fatti come quelli riscontrati al pronto soccorso arcense visto era stato garantito un protocollo che dava delle garanzie d’intervento». «Questi casi - continua Cattoi - non si devono verificare nel rispetto della sicurezza di partorienti e nascituri. Bisogna sempre garantire la sicurezza pensando che i protocolli vengono applicati anche in territori come i nostri che hanno peculiarità orografiche particolari». Per l’onorevole il fatto che vi siano già stati numerosi casi di parti “fuori dai protocolli d’intervento” significa che bisogna provvedere alla modifica dei criteri che hanno determinato la chiusura dei punti nascite «perché come sono stati predisposti - sottolinea - possono andar bene solo in determinate situazioni e una normativa ben fatta deve considerare queste situazioni». Se la richiesta della Lega trovasse accoglimento si potrebbe pensare a una riapertura del punto nascite arcense.

«Come obiettivo primario - ribadisce l’onorevole Cattoi - dobbiamo avere sempre quello di far vivere al meglio i nostri concittadini nella loro quotidianità». La richiesta di Cattoi in accordo con Fugatti sarà sottoposta all’attenzione del Comitato e a loro spetterà il compito di valutarla e decidere se le motivazioni leghiste siano sufficienti a modificare la norma e a modificarla casistica per casistica, ospedale di Arco compreso. (l.o.)













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