Progetto esecutivo del vallo tomo: c’è il via libera

arco. Vallo tomo del Brione, si parte davvero: nei giorni scorsi è stata approntata la determina con cui si dà il via libera all’appalto dei lavori del primo lotto. Si tratta della realizzazione dei...



arco. Vallo tomo del Brione, si parte davvero: nei giorni scorsi è stata approntata la determina con cui si dà il via libera all’appalto dei lavori del primo lotto. Si tratta della realizzazione dei tomi due e tre, quelli previsti a protezione degli edifici collocati nella zona più pericolosa, interessata dalla grande frana del marzo di cinque anni fa, per i cui lavori si prevede una base d’asta di 4 milioni 147mila euro.

Della gara d’appalto, le cui procedure saranno quelle previste per gli interventi di estrema urgenza in materia di vincolo idrogeologico, si occuperà l’Agenzia Provinciale per Appalti e Contratti (l’Apac), a cui il Comune di Arco ha conferito il mandato ufficiale. Dunque non manca più nulla: i quattro valli tomi a protezione di quella porzione di territorio di Linfano minacciata dall’instabilità geologica del Monte Brione si faranno, con buona pace dei movimenti che nel corso degli ultimi anni avevano tentato di ostacolare la loro realizzazione, proponendo soluzioni alternative che l’amministrazione ha però deciso di non prendere in considerazione.

L’importo per i lavori di realizzazione dei primi due valli tomi su cui le aziende interessate offriranno il loro ribasso per aggiudicarsi la gara è di 2 milioni 347mila euro, a cui si dovranno aggiungere 1 milione 590mila euro a disposizione del Comune per eventuali imprevisti, per le spese tecniche e soprattutto per gli indennizzi da corrispondere ai proprietari dei terreni espropriati, secondo quanto previsto da un documento firmato qualche settimana fa. Si tratta di procedure particolarmente complesse, che l’attuale amministrazione ha però voluto portare a compimento nel più breve tempo possibile, compatibilmente ai numerosi e spesso farraginosi passaggi burocratici che ne hanno caratterizzato il percorso. «Ma trattandosi di sicurezza – come ha ricordato il sindaco Alessandro Betta – si è voluto andare fino in fondo. Speravamo di arrivarci prima, è vero, ma va comunque bene così».

L’esigenza dell’opera si è fatta concreta all’indomani della grande frana che il 9 marzo 2014 si era abbattuta a Linfano danneggiando edifici e sottoservizi: erano passate da poco le 10 quando alcuni macigni si sono staccati dalle pendici del Brione e sono piombati a valle sfiorando una casa disabitata e un residence e provocando due feriti fortunatamente lievi, oltre ad una serie di danni alle auto parcheggiate e ai servizi. Solo il caso ha evitato che il bilancio fosse ben più pesante (nel residence in quel momento alloggiavano numerose persone), visto che le dimensioni dei massi franati erano davvero ragguardevoli.

Proprio per evitare il ripetersi di eventi simili il Comune di Arco è corso ai ripari con la progettazione di quattro valli tomo, per la realizzazione dei primi due dei quali è ormai questione di poco tempo. Nelle scorse settimane il sindaco, in fase di approvazione del bilancio comunale, ha più volte sottolineato che il 2019 può essere considerato “l’anno del vallo tomo”.G.R.















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