Il triathlon medio parla rivano Nicola Duchi è il più forte 

Il protagonista. L’atleta di Riva è diventato il nuovo campione italiano. La felicità dopo il traguardo: «Era una bella incognita, anche perché non l’avevo preparata in modo specifico»


Cornelia Rigatti


Riva. È un rivano il nuovo campione italiano di triathlon medio: Nicola Duchi è stato il più veloce della sua categoria S1 domenica scorsa a Borgo Egnazia (BR) nel completare il percorso di 1,9 km di nuoto, 90 km di bici e 21 km di corsa, classificandosi anche 14° assoluto.

Ti aspettavi questo risultato?

Era una bella incognita anche perché questa gara non l’ho preparata in modo così specifico.

Come ti sei preparato in quest’anno particolare?

Dopo il lockdown ho costruito una base solida con tanta quantità e meno qualità. Con l’annullamento degli eventi di media distanza che mi ero programmato, mi sono concentrato su gare più corte: gli sprint di Lodi, Caorle, Valmadrera e per finire gli italiani sprint di settembre.

Quindi ho fatto tutta un’altra preparazione rispetto a quella dell’anno scorso più concentrata sulle gare lunghe.

Qual è stato il momento più duro della gara?

Il momento più duro è sempre la corsa: dopo 90km di bici le gambe sono stanche così come la testa che ti devono portare al traguardo. Sono però riuscito a siglare il mio personale sulla mezza maratona dopo le frazioni di nuoto e bici.

Quanto è importante la squadra pur gareggiando da solo?

I miei compagni, il mio tecnico e tutta la Dolomitica TodoTri (neo campioni italiani a squadre, ndr) sono stati essenziali nella mia crescita, così come gli Amici Nuoto Riva con cui mi alleno a nuoto, che è la frazione che tutt’ora mi riesce meno bene e alla quale lavoro con costanza e determinazione con loro da circa un anno. Un grazie alla mia famiglia che mi permette di dedicarmi allo sport.

Per il futuro?

Obiettivo principale laurearmi quest’inverno in Scienze e Tecnologie Alimentari all’Università di Parma, per il triathlon migliorare ancora nella frazione nuoto, purtroppo non avendo nuotato da piccolo faccio ancora abbastanza fatica. Il sogno: qualificarmi al mondiale Ironman alle Hawaii.

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