Alto Garda cooking lab, la cucina va a scuola 

Lezioni tra i fornelli. Inaugurata la nuova attività che vuole offrire momenti di formazione per chef amatoriali e professionisti: «Anello di congiunzione tra istituti scolastici e ristorazione»


Maurizio Zambarda


RIVA. Vernissage davvero ricco e gustoso, e non poteva essere diversamente, per il taglio del nastro dell'Alto Garda cooking lab. La nuova scuola di cucina, pasticceria e gelateria per amatori e professionisti è un'idea dell'imprenditore Giuseppe Peluso, fondatore e titolare dell'azienda di prodotti per gelaterie Pnp e del brand Gran Roma, subito supportata dallo chef Marco Salvotelli, laureato in scienze e tecnologie alimentari ed insegnante presso l'alberghiera di Tione. L'intento è quanto mai ambizioso: fungere da anello di congiunzione tra le scuole specializzate ma non solo e il mondo della ristorazione.

«Il nostro obiettivo - ci dice Giuseppe Peluso - è spingere coloro che lavorano giorno e notte nei propri laboratori a guardare al futuro, formarsi e confrontarsi con i colleghi, con chi fa ricerca e sviluppo, per aiutare l’artigiano a migliorare il proprio prodotto». Per far questo la strada è piuttosto segnata: «fare sinergia tra le scuole, come le alberghiere, e le eccellenze della zona. Vogliamo catturare l’anima degli operatori risvegliando la passione e la voglia di innovarsi, al fine di creare prodotti e servizi che vanno oltre il concetto di qualità, perseguendo quello dell’eccellenza». «La necessità di formarsi - spiega ancora Peluso - è oggi elemento imprescindibile in qualsiasi settore ed a qualsiasi livello e posizione retributiva. La formazione deve essere continua e qualificata. La nostra cooking lab può essere vista come una sorta di master, di una marcia in più».

L'altro giorno nell'importante cucina-laboratorio realizzata nel piano superiore della ditta Pnp in via Misone, c'erano albergatori, ristoratori ed imprenditori turistici. «Il nostro obiettivo – ha quindi detto il docente Salvotelli – è quello di sviluppare passioni che possono spaziare dalla pasticceria alla cucina passando dalla gelateria. Tre i livelli: “amatoriale”, per chi vuole semplicemente migliorare la propria tecnica; “base”, che già può interessare a chi opera nel settore, ed infine uno di “specializzazione” per approfondire le proprie competenze».

Guardandosi attorno si ha l'impressione di essere in una di quelle cucine televisive, tutto a vista con attrezzature di alto livello. C'è spazio per un massimo di 20 partecipanti per ogni corso e sono già previste delle convenzioni per permettere a chi viene da fuori di poter pernottare per dedicarsi ad una full immersion di un paio di giorni, mentre per gli amatori ogni lezione si esaurisce in tre ore serali. Il know how, quello di un'azienda leader come la Pnp, c'è così come l'esperienza didattica di chef Salvotelli, ora si attendono i corsisti.

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