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Accolto il ricorso della Provincia di Bolzano: niente Iva sui trasporti pubblici

In tribunale l’Agenzia delle Entrate e la Provincia di Bolzano assieme a Società Autobus Alto Adige



BOLZANO. Niente Iva sui trasporti pubblici: è quanto ha stabilito la Commissione Tributaria di II grado di Bolzano, accogliendo il ricorso in riassunzione di Sad (Società Autobus Alto Adige) e della Provincia, negando la possibilità per l’Agenzia delle Entrate di incamerare l’imposta sul valore aggiunto.

Secondo l’Agenzia delle Entrate sussisteva una connessione diretta dei contributi concessi per il trasporto e le tariffe applicate per lo svolgimento del servizio: da qui la richiesta di riscuotere l’Iva.

Viceversa, secondo una nota diffusa dalla Provincia, «il contributo era stabilito solo ai fini del servizio pubblico di trasporto, nell’interesse generale, e soltanto dopo l’individuazione di un costo standard diverso da quello effettivamente sostenuto dal concessionario».

Ad avviso della Commissione Tributaria, l’Iva non deve essere riscossa qualora i servizi di trasporto «si avvantaggino non persone che possono essere chiaramente identificate, ma tutti, e il contributo non sia in alcun modo ragguagliato all’identità e al numero di utenti del servizio».

Affinché sia dovuta la corresponsione dell’imposta, sarebbe infatti necessario che «i destinatari del servizio traggano profitto dal contributo».

Secondo il giudice, si legge in una nota diffusa dalla Provincia, tali contribuiti «non hanno la funzione di incidere sul prezzo dei biglietti di trasporto al fine di abbassarli» ma si limitano a «indennizzare i concessionari per gli alti costi sostenuti, garantendo una loro gestione aziendale in economicità».













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