Quel 1982 di Bearzot & Pertini



L’11 luglio 1982 l’Italia di Bearzot (e di Zoff, Tardelli, Altobelli, Causio, Pertini, Bergomi...) conquista in terra di Spagna il suo terzo mondiale. Il 3 a 1 contro la Germania nella finale del Bernabeu a Madrid resta pietra miliare nella nostra storia calcistica. E non solo. Non è un caso se nel suo fortunato saggio dedicato agli anni Ottanta (“’80. L’inizio della barbarie”, Laterza) Paolo Morando individua proprio nel Mundial bearzottiano un punto di svolta decisivo nel sentire comune del Paese.  In questo senso si propone come lettura illuminante anche il saggio di Alberto Guasco, docente di storia contemporanea all’Università di Roma, da anni impegnato ad indagare i rapporti tra politica, società e sport. Il suo Spagna ’82 (Carocci editore) indica già nel sottotitolo - storia e mito d’un mondiale di calcio - le coordinate entro cui si muove la sua documentatissima e certosina ricerca. Non abbia timore il lettore: le 173 pagine,schermata-2016-09-17-alle-10-16-06 ancorché fedeli al rigore dello studio e dell’indagine, si leggono d’un fiato, ricche di storie, particolari, citazioni, nomi quali sono. Il suo assunto? “Il trionfo del 1982 costituisce un evento penetrato in profondità nella memoria del paese. Ancora oggi, molti fotogrammi legati a quell’impresa sportiva – dall’urlo forsennato di Marco Tardelli all’esultanza fanciullesca del presidente Pertini – fanno parte dell’immaginario collettivo degli italiani”.  Cosa fa Guasco? Attinge alle fonti dell’epoca (mancava internet, pensate un po’...) - radio, televisione e giornali, persino i resoconti parlamentari, diari e interviste ai protagonisti – e ripercorre la storia di quei giorni. Dove sta la forza del libro? Nello scegliere appunto un racconto totale, evitando la sola cronaca sportiva. Se lo sport (e il calcio in particolare) è molto più di una gara e di un risultato, occorre aderire fino in fondo al cambio di prospettiva. Così ecco il campo da gioco e le redazioni dei media, le piazze prima scettiche poi trupudianti, i partiti che saltano sul carro dei vincitori, gli affari economici, le canzoni, i libri, i film, le poesie e gli spettacoli teatrali che a Spagna ’82 hanno attinto. Storia e mito, appunto.













Scuola & Ricerca

In primo piano