Teatro

Trento: lo spettacolo su Vaia e sulla fragilità del nostro pianeta

Andrea Pennacchi e Giorgio Gobbo, oggi e domani ricordano la tempesta che ha scosso il Trentino 5 anni fa e riflettono sul futuro della Terra


Claudio Libera


TRENTO. La Stagione del Teatro Sociale programmata dal Centro Servizi Culturali S. Chiara di Trento ha preso finalmente il via con un primo spettacolo che tocca molto da vicino anche la storia recente del territorio trentino. Fino a domani, domenica 29 ottobre, il Teatro Sociale di Trento ospita “Da qui alla luna”, spettacolo di Matteo Righetto che vede in scena un volto noto del cinema e della televisione come Andrea Pennacchi, insieme a Giorgio Gobbo, per la regia di Giorgio Sangati. Lo spettacolo, prodotto da Teatro Boxer, vedrà la partecipazione live dell'Orchestra del Conservatorio Bonporti di Trento e Riva del Garda.

E’ il mese di ottobre del 2018 quando la tempesta “Vaia” devasta le Alpi orientali spazzando via 16 milioni di alberi, che, messi in fila uno dopo l’altro, coprirebbero grosso modo la distanza che ci separa dalla luna. Lo scrittore Matteo Righetto ricostruisce con precisione i fatti in una sorta di delicatissimo requiem per una montagna violentata e abbandonata. Un racconto corale che ci fa rivivere senza retorica l’orrore di quei giorni attraverso lo sguardo degli abitanti delle vallate bellunesi: il muratore Silvestro, Paolo, un giovane studente e la vecchissima Agata. Il regista Giorgio Sangati affida al talento, all’ironia ed all’umanità di Andrea Pennacchi il racconto di questo immane disastro naturale, creando una narrazione a più voci che ci ricorda quanto sia fragile il pianeta in cui viviamo. La parte musicale è affidata alle musiche originali di Giorgio Gobbo e Carlo Carcano, che ne hanno curato anche la drammaturgia. 













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