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La guerra tra i ghiacci: San Matteo, Trafojer, Thurwieser

Queste cime, ora mete scialpinistiche, nella Grande Guerra facevano parte del fronte meridionale Ortles-Cevedale e verranno raccontate nella serata del 15 settembre dalla Sat alla Sala Filarmonica di Rovereto dalle 20 e 30



ROVERETO. La Trafojer, la Thurwieser e il San Matteo sono cime attualmente alpinistiche e soprattutto il San Matteo è diventata una classica gita scialpinistica.

Durante la guerra 1915-18 queste vette facevano parte del fronte meridionale Ortles-Cevedale. Sulla vetta del S. Matteo (3678 m) erano attestati i soldati imperiali, i quali dominavano la Valfurva ed il Passo del Gavia.

Sulla Cima Trafojer Eiswand (3.559 m) e sulla cresta Baeckmann che la congiunge alla vetta della Thurwieser (3.648 m) erano attestati gli Alpini italiani L’ ambiente è maestoso e severo, ancora ambìto dal punto di vista alpinistico. Queste cime, terreno di battaglia tra i più impervi, sono state conquistate, perse a fasi alterne.

Nel corso della serata che si terrà venerdì 15 settembre alla Sala Filarmonica di Rovereto dalle 20 e 30,  saranno raccontati gli episodi e gli aneddoti delle battaglie di queste cime così potremo essere più consapevoli della storia delle montagne che percorriamo.

Parteciperà alla serata Giuseppe (Bepi) Magrin, alpinista e scrittore, ufficiale superiore degli Alpini, si occupa di temi storici e ambientali con pubblicazioni e conferenze. Autore di 83 libri riguardanti la Grande Guerra e l’alpinismo, collabora col Giornale di Vicenza e varie riviste culturali e periodici del CAI. Sportivo e paracadutista, ha viaggiato e salito montagne in Africa, Antartide, Sud America, Asia, Himalaya ecc. Insignito di varie onorificenze: Premio Nazionale Alpino dell’Anno, Medaglia al Valor Civile per soccorsi in montagna, Croce Nera austriaca di 2° grado, Accademico e consigliere nazionale del Gruppo Scrittori di montagna, Guida Alpina Militare ed esperto neve e valanghe. Referente per la Sierra Leone della ONG Mine Action Italy si è dedicato anche ad interventi umanitari in Africa, Sudamerica, Nepal e Bangladesh. Conta circa 60 nuove vie di roccia tra cui numerose prime ascensioni sulle Dolomiti, sulle Breonie, Lagorai ecc, ha fondato la rivista storica “Forte Rivon” della Associazione 4 Novembre – Schio e la Rivista “Montagna” del GISM.

La serata è organizzata dalla Sat. 













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