Il Leone d’Oro Sciarroni inaugura “InDanza” 

Rovereto. Venerdì al Melotti uno spettacolo cult: “Untitled–I will be there when you die” Precede lo spettacolo il primo appuntamento riservato agli emergenti, con Gennaro A. Lauro


Katja Casagranda


Rovereto. Inaugura con uno spettacolo che unisce tradizione e innovazione la stagione InDanza Rovereto che ospita venerdì 15 novembre Alessandro Sciarroni, artista che ha visto l’assegnazione del Leone d’Oro alla Biennale Danza di Venezia, e che è artista residente al Centequatre di Parigi. Il suo nome si lega a Centrale Fies che in diverse edizioni ha ospitato l’artista e dove ha presentato molti dei suoi spettacoli, oltre che Bolzano Danza che in diverse edizioni lo ha visto ospite. Ora Sciarroni arriva al pubblico trentino all’interno della rassegna organizzata dal Centro Culturale Santa Chiara in Auditorium Melotti di Rovereto. Venerdì sera, ore 21 sul palco propone uno spettacolo cult già apprezzato a livello internazionale “Unititled I Will Be There When You Die”, seconda parte della trilogia “Will You Still Love Me Tomorrow?” lo spettacolo “Untitled_I will be there when you die” sostituisce quello precedentemente annunciato “Folk-s”, prima parte della medesima trilogia, causa improvvisa indisposizione di una danzatrice. L’intera trilogia Will You Still Love Me Tomorrow? costituita da Folk-s (2012), Untitled (2013) e Aurora (2015) è stata concepita da Alessandro Sciarroni intorno alle pratiche performative-coreografiche sui concetti di tempo e resistenza. Disciplina, virtuosismo, ripetizione al limite dell’ipnosi diventano la regola dei performers coinvolti in base alle specificità richieste in ciascuna tappa della trilogia. In Untitled_I will be there when you die il fulcro del lavoro è la pratica circense del toss juggling (lancio delle clavi), messa in campo qui come metafora ed evocazione della fragilità dell’esistenza umana. L’esibizione del giocoliere è costituita da diversi tipi di lancio (tricks). Le figure che si possono eseguire sono pressoché infinite, sia per varianti “fisiche” che per variazioni di schema di gioco e di disposizione nello spazio. L’idea dell’autore è “spogliare l’arte circense dagli stereotipi cui viene comunemente associata nell’immaginario collettivo ed esplorarla in quanto linguaggio. Così la pratica, la regola, l’impegno e la concentrazione diventano gli elementi costitutivi di Untitled. Se in Folk-s era il ballo della tradizione popolare tirolese, lo Schuhplattler, ad attrarre il regista-coreografo e ad essere reinventato, ora è la giocoleria a trovare una dimensione nuova. In uno spazio algido, quattro giocolieri si incontrano e si sfidano. Si tengono d’occhio, si misurano con i propri virtuosismi e il possibile “errore”. Il pubblico è invitato a partecipare a un gioco ipnotico dettato dalla precisione e dal ritmo del suono delle clavette bianche e via via dalla relazione intima che instaura con ciascun performer. E il funambolismo è tutto negli occhi di chi guarda. Precede lo spettacolo di Untitled di Sciarroni il primo appuntamento degli “Aperitivi InDanza”, lo spazio riservato ad autori emergenti di InDanza/Rovereto al Mart con inizio alle ore 20, si tratta di una breve performance a cui fa seguito un brindisi con Altemasi Trentodoc offerto al pubblico. L’ingresso all’Aperitivo InDanza è riservato ai possessori di biglietto o abbonamento a InDanza/Rovereto e ai possessori di biglietto ingresso al Mart. Ad inaugurare il ciclo di Aperitivi InDanza sarà il coreografo Gennaro Andrea Lauro con Sarajevo, la strage dell’uomo tranquillo. Lo spettacolo promosso in collaborazione con KOMM TANZ, progetto di residenze della Compagnia Abbondanza/Bertoni, è il primo lavoro coreografico del trentaseienne Gennaro Andrea Lauro, un intenso assolo di cui l’autore parla citando questo testo: “A volte mi trovi nella stanza/a impazzire con gli spettri/percheì mia madre mi ha detto di essere gentile con tutti/Eppure, non sono il Messia che ho pensato a lungo di essere/ ma non eÌ forse mio compito cercare comunque la veritaÌ? Non tutti ne verremo abbagliati/La luce esiste anche laÌ dove non risplende. L’illusione dell’eclissi: siamo noi a nasconderci alla luce nascosta. Eppure, eÌ con piacere, lo sai? che quella notte di fine estate sono morto a Sarajevo”. Alessandro Sciarroni è un artista che oltrepassa le definizioni di genere, crea performance, spettacoli, installazioni con danzatori professionisti, ma anche con gruppi di amatori. Le sue creazioni sono state presentate in tutta Europa, in Nord e Sud America, Medioriente e Asia. Coreografo associato al Balletto di Roma nel 2015, è attualmente Artista associato al Centquatre di Parigi. Tra i lavori recenti “Turning” creato per il Ballet de l’Opéra de Lyon.













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