Consulenza nel settore danza, il Santa Chiara si affida a Masi 

Ufficializzato ieri il nuovo incarico per la programmazione degli spettacoli nell’ambito del Circuito Danza Trentino Alto Adige fino al 2021. Subentra a Cis


di Katja Casagranda


TRENTO. Passaggio di testimone nella programmazione della danza regionale. Ne dà annuncio il Centro Servizi Culturali Santa Chiara di Trento, ente preposto alla programmazione regionale delle stagioni di danza sia nei capoluoghi, Trento e Bolzano, che nei teatri decentrati nel circuito, appunto regionale. Ne dà annuncio presentando il suo nuovo consulente: Emanuele Masi. La decisione è stata sottoscritta dal Consiglio di amministrazione nella sua ultima riunione, decadendo il mandato del consulente uscente, Lanfranco Cis. E proprio quest’ultimo ha voluto augurare un buon lavoro al suo successore: «Il mio impegno va ora al Festival Oriente Occidente a cui darò ancora più impulso ed energia magari lavorando a nuovi progetti. Lascio con la soddisfazione di aver lavorato in questi anni con grande libertà e carta bianca, per cui ringrazio il Centro per la fiducia e opportunità, consapevole dei traguardi raggiunti. Si chiude una fase per riaprirne di nuove».

Un testimone importante quello passato nelle mani di Emanuele Masi, con la programmazione degli spettacoli nell’ambito del Circuito Danza Trentino Alto Adige, gestito dal Centro Santa Chiara con il contributo del Ministero dei beni e delle attività culturali, di cui è chiamato a provvedere alla stesura dei calendari della prossima stagione, 2018-2019. L’incarico è collegato al progetto ministeriale che prevede la concessione ai Circuiti regionali - quali organismi di distribuzione, promozione e formazione del pubblico - di contributi per progetti triennali con finanziamenti a valere sul Fondo unico per lo spettacolo. Il nuovo consulente si occuperà pertanto della programmazione delle stagioni artistiche fino al 2021.

«Mi accingo a lavorare su una realtà regionale molto viva - dichiara Masi - e ringrazio chi ha gettato tali basi per il lavoro svolto. Io mi impegno a proseguire, e dare il mio contributo attraverso le mie capacità e competenze al lavoro di chi mi ha preceduto».

Circa le linee guida da seguire priorità di Masi è proseguire e rafforzare il circuito regionale: «la mia è un’ottica favorevole alle collaborazioni con i soggetti in favore della danza, nonché lo sforzo allo sviluppo di un pubblico sempre più consapevole. Importante la collaborazione con il Cid ma con l’attenzione al coinvolgimento di realtà come Bolzano Danza, la Compagnia Abbondanza Bertoni, Centrale Fies, Alps Move il festival dedicato al circuito di artisti della regione e Accademia Arte e Diversità. Compito del circuito è valorizzare in più ruoli tutte le istituzioni che fanno capo alla danza, di cui le scuole sono elemento nodale come luogo di formazione. Altro impegno sarà puntare sulla mobilità del pubblico sviluppando interesse non solo di scambio fra i capoluoghi provinciali ma creando momenti di interesse anche per realtà più periferiche».

Classe 1977, nato a Trento, Emanuele Masi ha una lunga carriera artistica, partendo dagli studi in musica indirizzati poi verso l’attività di organizzazione teatrale e di danza. Dal 2005 al 2015 ha collaborato con la Fondazione Teatro Comunale di Bolzano, assumendone la direzione artistica nel 2013, e nel 2015 è stato chiamato a ricoprire il ruolo di responsabile produzione artistica alla Fondazione Orchestra Haydn di Bolzano e Trento. Attualmente è direttore artistico di Bolzano Danza, carica che ricopre dal 2013.

©RIPRODUZIONE RISERVATA















Scuola & Ricerca

In primo piano