Mann e Colosseo tra gladiatori, miti e Alessandro Magno



ROMA - Un asse "Roma-Napoli, Mann-Parco Archeologico del Colosseo" (con anche Pompei alle spalle) sul tema eternamente avvincente dei gladiatori. A lanciare l'idea, per ora solo un desiderio, è Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, oggi a Roma, sotto il cielo di costellazioni virtuali della sala Ottagona della Domus Aurea, protagonista insieme alla direttrice del Parco archeologico del Colosseo Alfonsina Russo dell'incontro "Roma-Napoli. La grande archeologia". L'occasione è l'ultima collaborazione tra le due istituzioni, massime realtà italiane e nel mondo per l'archeologia, con il prestito dal Mann della scultura dell'Atlante Farnese per la mostra Raffaello e la Domus Aurea. L'invenzione delle grottesche, fino al 7 gennaio proprio nella dimora di Nerone a Roma. "Partendo dalla mostra in atto, che ha visto un sostegno importante sia di natura economica che di prestiti - immagina Giulierini, che al Mann fino al 6 gennaio ospita la mostra "Gladiatori" e per il 2023 lavora a un grande omaggio ad Alessandro Magno - essendo il Colosseo il monumento più importante tra gli anfiteatri del mondo antico ed essendo a Napoli la più grande collezione di reperti archeologici che riguardano i gladiatori, in arrivo dalla Palestra di Pompei, insieme potremmo davvero diventare i capofila di tutto il Mediterraneo antico".









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