LA FRANAPiné, rientrano i primi sfollati
Dopo i rilievi degli esperti della Provincia via libera per occupare una decina di abitazioni. E intanto la giunta aumenta gli indennizzi anche per le attività produttive
Dopo i rilievi degli esperti della Provincia via libera per occupare una decina di abitazioni. E intanto la giunta aumenta gli indennizzi anche per le attività produttive
La frana, causata dalle forti piogge dei giorni precedenti, era caduta dal monte Costalta e la Procura intende verificare se l'evento potesse essere evitato, ma si tratta, come viene precisato dalla Procura, di un atto dovuto
A un primo esame i danni a Campolongo non sembrano gravissimi: i 53 evacuati potranno tornare nelle loro case a fine settimana, dopo che saranno stati rimossi i 35 mila metri cubi di fango e detriti franati dal monte Costalta. Frana anche a Carisolo: chiusa la statale
A un primo esame i danni non sembrano gravissimi: i 53 evacuati potranno tornare nelle loro case a fine settimana, dopo che saranno stati rimossi i 35 mila metri cubi di fango e detriti franati dal monte Costalta
Le abitazioni sono state evacuate nella frazione di Campolongo di Pinè, dopo che uno smottamento ha colpito l'abitato. Non si registrano feriti. A provocare la frana è stata l'intensa pioggia caduta nella notte. Sul posto stanno operando i vigili del fuoco e le squadre della protezione civile, oltre alle autorità locali che stanno provvedendo a trovare una sistemazione per le persone
Ricordata la strage 25 anni dopo. Ad inizio cerimonia il parroco di Tesero ha parlato di «tragedia che pesa ancora sulla coscienza di alcune persone», mentre monsignor Bressan ha ricordato la pericolosa «tendenza all’oblio, tipica dei nostri giorni»
Il 19 luglio 1985 una massa di 180 mila metri cubi si fango si abbattè su Tesero in Val di Fiemme provocando la morte di 268 persone, compresi molti turisti ospiti degli alberghi della zona. L'inchiesta e il processo stabilirono le responsabilità penali di chi doveva effettuare le manutenzioni e i controlli nei bacini di decantazione della miniera di fluorite di Prestavel
Fango e detriti, staccatisi dalla parete rocciosa, hanno parzialmente invaso la strada e lambito l'albergo La Limonaia. Tre auto di turisti parcheggiate sono state sommerse dal fango, altre due sono state danneggiate. Fulmine distrugge un maso a Frassilongo
Riaperta martedì mattina la linea ferroviaria della Val Venosta. Era interrotta dal 12 aprile, giorno del tragico incidente in cui persero la vita nove persone e decine rimasero ferite sul convoglio travolto in pieno di una frana
Chiesa stracolma a Silandro per la messa di suffragio in ricordo delle nove vittime del disastro ferroviario. Le bare non c'erano per motivi di spazio, ma sono state accese nove candele mentre i loro volti sorridenti venivano proiettati sul maxischermo. Intanto la procura indaga: otto avvisi di garanzia. E il consorzio irriguo si difende: "Infiltrazioni già da prima"
LE VITTIME Nomi e volti LE FOTO 1 | 2 | 3 I VIDEO 1 | 2 | 3 | 4 | 5 | 6 AUDIO TESTIMONIANZE 1 | 2 LA CRONACA Il disastro minuto per minuto MAPPA Il luogo del disastro INTERATTIVO La dinamica dell'incidente | LEGGI La difesa del consorzio | L'inchiesta della procura