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Via libera al Tour de Ski ma la mass start si terrà su un circuito ridotto

Sabato 10 la tradizionale gara si disputerà su un percorso di 2,5 chilometri e non di 5. Domenica sarà il turno della "final climb" sull'Alpe Cermis



VAL DI FIEMME. La macchina organizzativa del Tour de Ski è entrata pienamente in funzione. Da sempre, almeno fino al 2019, le ultime due giornate del Tour de Ski fanno rima con Val di Fiemme, in Trentino, e così sabato 10 e domenica 11 gennaio tornerà l’attesa mass start in tecnica classica e la mitica “final climb” sull’Alpe Cermis.

La strana situazione meteo non lascia comunque dubbi per le due ultime giornate del Tour de Ski. A Lago di Tesero gli organizzatori fiemmesi, con a capo il presidente Bruno Felicetti, sono al lavoro da tempo per innevare la pista di 2,5 chilometri; non manca molto visto che nello stadio e lungo il tracciato sono in funzione ben 18 cannoni. Il responsabile dello stadio del fondo, Ciro Tomasi, sta sfruttando ogni momento favorevole per produrre i 30.000 metri cubi necessari per assicurare una pista d’elite, ed anche oggi il tracciato ha ospitato diversi fondisti che hanno potuto apprezzare il lavoro svolto.

La decisione di utilizzare la pista da 2,5 chilometri anziché quella da 5 chilometri è stata presa da tempo per garantire l’ottimale svolgimento della gara mass start che richiede larghezze ovviamente elevate, e se questo comporterà per gli atleti fatica in più, lo spettacolo per il pubblico ne guadagnerà. Dunque sabato 10 ci saranno ben 6 giri per la gara maschile (15 km) e 4 giri per quella femminile. L’anello di 2,5 km è decisamente più duro e nervoso della 5 km e così per gli appassionati si annuncia una gara ancor più vivace.

Nel contempo c’è lavoro intenso per allestire anche il tracciato di domenica 11. Sono 9 i chilometri di gara previsti e proprio oggi sono entrati in funzione lungo la “final climb” ben 29 cannoni. Silvano Seber, neo consigliere del comitato Nordic Ski Fiemme e amministratore delegato della società che gestisce le piste del Cermis, molte delle quali già prese d’assalto dagli appassionati dello sci alpino, ha assicurato che a fine anno sarà aperto anche il tratto che dal fondovalle sale alla stazione intermedia della cabinovia, vale a dire l’intera “final climb”. L’innevamento della pista Marcialonga, che unisce lo stadio di Lago di Tesero e la pista Olimpia III, è già iniziato in località Masi di Cavalese. Questo per sottolineare che le due tappe finali del Tour de Ski si svolgeranno regolarmente e con esse è confermato appieno il programma di contorno.













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