Calcio Serie D

Trento, Bertoldi adesso è un “caso” 

De Paola preferisce Bosio: colpa degli acciacchi o scelta tecnica? Giacca: «Qui non c’è solo lui»


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Da “pezzo pregiato” del mercato estivo e uomo più atteso della rosa aquilotta a “panchinaro”. Sia detto con tutto il rispetto, trattandosi di Fabio Bertoldi, l’attaccante più forte del calcio regionale. Nel “tritacarne” del Trento, protagonista di un altro difficilissimo avvio di stagione in Serie D (una vittoria, 4 pareggi e 6 sconfitte per la squadra gialloblù) è finito anche il “bomber” di Salorno, reduce da un’annata clamorosa con la maglia del Levico Terme. 21 gol nella quarta serie nazionale che avevano convinto il presidente del Trento, Mauro Giacca, ad allargare i cordoni della borsa ed accettare le condizioni economiche poste dal 30enne altoatesino, pur di “regalarlo” ai propri tifosi. Ma nemmeno Beto7 e stato capace di “mettere le ali” al Trento. Anzi, è successo il contrario: dopo 11 giornate il bottino di Bertoldi – autore di un solo gol – è desolante.

La svolta, ulteriormente negativa per il numero 7 gialloblù, è arrivata alla vigilia del derby con la sua ex squadra: con una caviglia gonfia ed un taglio al naso rimediato la domenica prima, l’allenatore Luciano De Paola gli ha (giustamente?) preferito Davide Bosio. Che proprio l’ultimo arrivato non è (nella scorsa stagione 37 presenze e 16 gol con il Fiorenzuola, sempre in Serie D). E il 26enne bresciano ha colto l’occasione al volo, segnando il gol dell’1-0. Quindi arrivò il 2-0 di Bardelloni, poi espulso per avere esultato togliendosi la maglia. De Paola ha confermato Bosio e lasciato in panchina Bertoldi domenica scorsa a Chioggia, con Bardelloni, appunto squalificato, sostituito da Bonazzi. Con la Clodiense in vantaggio, Bertoldi è entrato in campo al quarto d’ora della ripresa, servendo al “rivale” l’assist per il pareggio.

E qui i conti cominciano a non tornare più: Bertoldi è infortunato o piuttosto, come pare di capire, non è più in cima alle preferenze di mister De Paola? I bene informati dicono che i due “non si siano presi”, i commentatori più fantasiosi arrivano addirittura a parlare di un Bertoldi – che non parla, per non alimentare polemiche – pronto a lasciare Trento.

«Niente di tutto questo», assicura il presidente Mauro Giacca, al quale abbiamo sottoposto le nostre perplessità. «A Chioggia ho visto una squadra lottare fino al 94’, non solo per i primi 30’ di gioco – spiega il numero uno gialloblù – Siamo in piena forma, è vero che per la prima volta siamo andati in svantaggio, ma poi abbiamo recuperato, la partita l’ha fatta il Trento. Peccato per quella disattenzione di Panariello, un’azione condizionata anche dal forte vento. L’esclusione di Bertoldi non è una scelta tecnica. Ha preso un brutto colpo al naso e aveva una caviglia gonfia, l’allenatore ha preferito tenerlo un po’ a riposo. A Chioggia è entrato e ha dato il suo contributo. Fabio verrebbe schierato per 90 minuti se non avessimo altri attaccanti di alto livello, noi viceversa abbiamo la possibilità di permettergli di recuperare con calma. Bardelloni, Bertoldi e Bosio sono tre giocatori importanti, vanno fatti un po’ ruotare. Bertoldi a Levico era... Bertoldi, qui è affiancato da Bosio e Bardelloni. Ma chi sostiene che Fabio vuole andar via non sa quello che dice», conclude Giacca.

Non ci resta che attendere le scelte di De Paola per la partita di domenica allo stadio Briamasco con l’Arzignano.

Twitter: @mauridigiangiac

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