Tokyo, rinvio salatissimo Costerà almeno 2,7 miliardi 

Olimpiadi nel 2021. I Giochi si svolgeranno dal 23 luglio all’8 agosto, secondo le stime meno ottimistiche le perdite raggiungeranno una cifra compresa tra i 5 e i 6 miliardi. E non è finita 


Nino Sunseri


Milano. Un rinvio molto oneroso. Aver spostato di un anno (23 luglio - 8 agosto 2021) le Olimpiadi di Tokyo avrà un costo di almeno 2,7 miliardi secondo le stime fatte dal giornale finanziario nipponico Nikkei. Non tutti però concordano. Per altri il prezzo sarà ben più alto: tra cinque e sei miliardi secondo la stima di Katsuhiro Miyamoto, professore emerito alla Università Kansai di Osaka ed esperto in economia dello sport. Identica cifra per la banca d’affari Usa Goldman Sachs. Come si vede fra una previsione è l’altra la forbice molto ampia. Una stima è il doppio dell’altra e la cosa non deve stupire. Una cosa però è certa: qualunque sia il conto finale a pagare sarà il contribuente giapponese. E anche questo spiega le resistenze degli organizzatori e in particolare del premier Shinzo Abe che fino all’ultimo ha cercato di confermare la scadenza.

I biglietti da rimborsare

Ma come si spiegano differenze tanto ampie sulle stime dei danni? Una possibile risposta riguarda i biglietti. La domanda da parte del pubblico è stata senza precedenti con 7,8 milioni di ticket venduti. Tutti i tagliandi hanno una clausola di forza maggiore, che imporrà agli organizzatori di concedere il rimborso. Una spesa che rischia di essere colossale visto che sulla eccezionalità del coronavirus non ci può essere dubbio. A Tokyo sperano di minimizzare i danni promettendo un trattamento di favore alle persone che hanno già pagato. Ovviamente gran parte delle prenotazioni facevano parte di un pacchetto turistico che ora non ha più ragione di esistere. Si tratta di vedere quanto di queste perdite potranno essere recuperate il prossimo anno anche se, dopo l’emergenza Coronavirus non sarà semplice, almeno per molto tempo, riempire gli stadi. Da notare che per gli organizzatori non c’è possibilità di rimborso considerato che la polizza sottoscritta con un gruppo di grandi compagnie internazionali copre solo l’annullamento della manifestazione non il rinvio. L’operazione coinvolge Swiss Re, Munich Re e Lloyds e il massimale è di 900 milioni.

Gli appartamenti già venduti

C’è anche da dire che se i biglietti, probabilmente, potranno essere recuperati, ci sono altri costi che invece non avranno ristori. Per esempio i contratti di locazione delle strutture, gli stipendi a 3.500 dipendenti, la manutenzione degli impianti, i danni agli agenti immobiliari che hanno già venduto migliaia di appartamenti del Villaggio Olimpico nella previsione di averli liberi a settembre. Ora invece dovranno aspettare più di un anno. Un danno enorme considerando che la cittadella ospiterà 11.000 persone tra atleti, dirigenti e staff e 4.400 tra atleti e dirigenti paralimpici.

La ricaduta sull’economia

Ai danni che dovrà sopportare il Comitato organizzatore bisogna poi aggiungere le ricadute sul tessuto economico del Paese. Gli enti governativi giapponesi hanno parlato di costi per 12,6 miliardi di dollari. Tuttavia, un rapporto del governo nazionale a dicembre ha mostrato come la cifra sia lievitata a circa a 28 miliardi. Da ricordare che quando Tokyo vinse nel 2013 la candidatura contro Madrid e Istanbul dichiarò che il costo totale sarebbe stato di 7,3 miliardi di dollari. Circa 5,6 miliardi del budget attuale arrivano dal settore privato. Il resto è denaro pubblico. Tokyo ha speso quasi 7 miliardi di dollari in siti temporanei e permanenti, circa l’85% da fondi pubblici. Da parte sua, il Cio ha contribuito con 1,3 miliardi di dollari e ha registrato entrate per 5,7 miliardi nell’ultimo ciclo olimpico quadriennale (2013-2016).













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