Theolier assolve Deville e Gross

Sci alpino. L’allenatore azzurro: «Stefano è il più forte sul ghiaccio, Deville era partito per vincere»


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Tutti promossi, anche Gross e Deville. Jacques Theolier, allenatore degli slalomisti azzurri, è soddisfatto del rendimento della sua squadra nell’opening di Levi, in Finlandia, che ha visto Manfred Mölgg ai piedi del podio, l’altro altoatesino Patrick Thaler quinto e Giuliano Razzoli 13esimo. Ed il tecnico transalpino non fa drammi nemmeno per il 21esimo posto di Stefano Gross – il più atteso, tra gli italiani – e l’inforcata di Cristian Deville. «Su nevi diverse Stefano rimane il più forte, Cristian era partito per vincere: ho fiducia nei due fassani», assicura l’allenatore.

Monsieur Theolier, si è “svegliato” anche uno dei pochi che non aveva ancora risposto al suo “appello” tecnico...

Sono molto contento per Manni, ma per me non è una sorpresa. È un bel po’ che in allenamento lo vedo sciare molto bene. Quest’anno abbiamo una squadra molto forte, i crono migliori sono quelli di Gross, ma in gara è un’altra cosa. Su quella neve-sapone bisognava avere molta fluidità e Manni l’ha avuta. Anche Thaler è stato molto bravo.

Cos’è cambiato, per Mölgg, rispetto all’anno scorso?

Non è cambiato tanto, anche all’inizio della scorsa stagione Manfred andava forte in slalom. Poi ha perso fiducia dopo i due giganti di Beaver Creek ed è uscito troppe volte. Quest’anno abbiamo messo un po’ di sicurezze nella sua sciata. Magari in allenamento non sarà il più veloce, ma in gara può fare la differenza.

Razzoli, invece, non sembra ancora nella migliore condizione...

Io sono contento del suo 13esimo posto, immaginavo che si potesse piazzare tra il 15esimo ed il 20esimo. Non sta sciando ancora bene, sta tornando piano piano sui livelli che gli competono. In più, stiamo cercando di dargli maggiore fluidità lavorando sulle sue scarpe.

Come giudica le due manche di Gross, lo slalomista dal quale i tifosi italiani si attendevano forse di più a Levi?

Se la pista fosse stata quella del giorno prima, dura e blu, Stefano sarebbe stato il più forte. Purtroppo, sulla neve molle non riesce ancora a fare la differenza, ha una sciata troppo aggressiva. Nella seconda manche è partito con la voglia di recuperare il tempo perduto, ma forse proprio per quello ha sbagliato tre volte: su quel fondo non se lo può permettere nessuno.

È vero che dopo un’inforcata esprimere un giudizio è difficile, ma anche Deville è parso lontano dal suo standard della passata stagione. È un’impressione sbagliata?

Nella prima manche ha sciato al 70-80%, per vedere a che punto era. Nella seconda ha inforcato anche a causa di un primo errore al cancelletto, è vero, ma è partito per vincere, lui ha la mentalità giusta. Io non ho dubbi su di lui, Cristian c’è anche quest’anno.

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