Skiri Trophy, le star del futuro

Tesero. Arriva il sole e a Lago di Tesero è un’esplosione di colori nella seconda giornata di gare dello Skiri Trophy, e in campo scendono i più grandicelli, ragazzi ed allievi. Gran bella chiusura,...



Tesero. Arriva il sole e a Lago di Tesero è un’esplosione di colori nella seconda giornata di gare dello Skiri Trophy, e in campo scendono i più grandicelli, ragazzi ed allievi. Gran bella chiusura, ieri, della affollata competizione internazionale giovanile dello sci di fondo, l’Italia conquista due ori, ma Spagna e Slovenia balzano comunque sul podio come da tradizione.

Di sicuro lo Skiri Trophy XCountry è un evento che resta nel cuore e non è difficile trovare in gara figli di ex partecipanti al Trofeo, come è successo sabato con Gabriele Carrara, figlio di Bruno Carrara e Veronica Cavallar, lei brava a vincere il “Topolino” nel 1994 e 1996, ma entrambi i genitori ex azzurri. Tanti i ritorni di fiamma familiari, molti anche i ritorni al successo con giovanissimi presenti anche per otto volte nell’evento fiemmese, passando di categoria in categoria, dai baby agli allievi. Lo sci di fondo, in generale, non sta passando gran bei momenti e fa specie vedere tanti giovanissimi sugli sci stretti, ben 1300 nelle due giornate, con forte entusiasmo, grinta e davvero ottime capacità.

I cuneesi dello Sci Club Alpi Marittime l’hanno fatta da padroni anche quest’anno come nel 2019, dominando la classifica per società, ma monopolizzando, ieri, la categoria Ragazzi al femminile. Carlotta Gautero non è atleta tattica, pronti via ed è scappata tutta sola verso un successo ben meritato, con la compagna di squadra Fabiola Miraglia a tener d’occhio Stella Giacomelli, lo scorso anno prima nella “Cuccioli”. Trentine in leggero ritardo, con la migliore Anastasia Morandini (Cauriol) al sesto posto.

Al maschile Peio Anarbe, lo spagnolo che questa gara la conosce bene, primo anche nel 2018, ha messo a tacere ogni tentativo di recupero sia del livignasco Bianchi che del predazzano Luca Ferrari, terzo e soddisfatto sul podio.

Molto più equilibrata la gara “allievi” rosa, con continui cambi al vertice, prima con Giulia Piacenza, poi con Roberta Cenci e ancora con Manuela Salvadori, ma nel corso dell’ultimo giro la slovena Lucija Medja che controllava la situazione ha messo il turbo, guadagnando e difendendo la leadership fin sul traguardo, con la valtellinese Manuela Salvadori a 3”. Miglior regionale l’altoatesina dello SC Sesvenna Alessia Togni (7.a).

Ultimi a scendere in pista gli allievi al maschile. Davide Ghio si è messo subito al comando, ma alla prima salita è finito a terra. Ha riconquistato la leadership, quindi è caduto nuovamente in discesa. Non si è perso d’animo evidentemente, perché assieme al compagno di squadra (Alpi Marittime) Gabriele Rigaudo è ripassato al comando concludendo nell’ordine, con Aksel Artusi costretto ad accontentarsi del 3° posto.

Trentini ancora in ritardo, con il migliore, Giovanni Fanton, 17°.

Nel complesso è stato un gran successo e i dirigenti del GS Castello ieri, calato il sipario, a fatica riuscivano a mascherare la soddisfazione. “Più di così non potevamo aspettarci, - sottolinea Nicoletta Nones coordinatrice dello Skiri Trophy. - Abbiamo mantenuto i numeri dell’anno scorso e le nazioni hanno riconfermato le proprie presenze”.













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