Selle: «I nordici assenti? Rispettino chi organizza» 

Trento. Marco Selle è il direttore tecnico del fondo italiano che, come tanti altri sport, sta vivendo un momento particolare dovuto al Covid-19.“Il nostro – afferma il fiemmese delle FFOO - è uno...



Trento. Marco Selle è il direttore tecnico del fondo italiano che, come tanti altri sport, sta vivendo un momento particolare dovuto al Covid-19.

“Il nostro – afferma il fiemmese delle FFOO - è uno sport molto più piccolo e diverso rispetto al calcio o al ciclismo, che hanno protocolli particolari. Dipendiamo dall’autorità locale della salute e quindi in caso di problemi siamo alla stregua di qualsiasi cittadino. Arrivare con un tampone negativo e farne uno per essere accreditato alle gare sicuramente abbassa i rischi, ma non ci mette al sicuro. Siamo consapevoli, in questo momento drammatico per molti, di essere dei privilegiati che possono continuare a sciare e seguire la propria passione. E lo vogliamo fare al massimo delle nostre possibilità anche per loro. Noi abbiamo affrontato la questione con molta serietà e ci siamo dovuti adeguare come tutti a rapidi cambiamenti. Soprattutto l'ultimo mese è stato molto complicato, visto l'andamento del numero dei contagi, l'inasprimento delle restrizioni e la necessità di viaggiare all'estero. É molto impegnativo! In Finlandia sono stati scovati cinque positivi, poi quasi tutti non confermati dal secondo tampone molecolare, su 1000 test sono numeri incoraggianti in vista delle prossime tappe. Sicuramente qualcosa va migliorato”.

Norvegia, poi Svezia e anche Finlandia hanno deciso di saltare le gare di Coppa di dicembre, con un punto di domanda sul Tour de Ski. I russi hanno suggerito l’intero Tour in Italia, possibilmente in Val di Fiemme. Che ne pensa?

“Rispetto la loro decisione perché la salute viene prima di tutto - prosegue ancora Selle - ma mi dispiace soprattutto per le motivazioni che hanno accampato. Non ho visto squadre poco rispettose delle regole, una scelta che poteva essere discussa in precedenza, come chiedere di stravolgere il Tour de Ski a meno di un mese dal via. I comitati organizzatori investono risorse, energie e forse dovevano essere maggiormente rispettati.”













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