Sci nordico, i primi 40 anni della Marcialonga

Ha dato il là allo sport di massa. Festeggiata l'intuizione dei 4 fondatori


Luca Franchini



TRENTO. Quarant'anni di storia ed il merito di aver dato il "la" allo sport di massa in Italia. Trattasi di sua maestà la Marcialonga, che il 23 settembre scorso ha festeggiato il quarantesimo anniversario della propria fondazione, datata 1970. Un'intuizione che porta i nomi dei quattro pionieri (e fondatori) Roberto Moggio, Mario Cristofolini, Giulio Corradini e Nele Zorzi.
L'intuizione nacque in terra svedese, alla Vasaloppet, al termine della quale i quattro - dopo essersi guardati negli occhi ed aver lanciato la sfida con la celebre frase "poderesen farla anca noi" - decisero di importarne il modello in Val di Fiemme.
Scommessa vinta la loro, come confermato dagli oltre 6000 bisonti (due terzi dei quali provenienti dall'estero, Norvegia e Svezia su tutti) che ogni anno si presentano al via di Moena, per prendere parte alla regina delle granfondo italiane.
«Eravamo andati a vedere la Vasaloppet, evento che già al tempo era molto legato alla popolazione - racconta Cristofolini, uno dei quattro fondatori -. Il Nord Europa era molto più avanti di noi allora nel concetto di attività fisica come benesere. Ci siamo detti "potremmo provarci anche noi nella nostra Valle di Fiemme", dove tra l'altro eravamo andati ad allenarci, con Nele Zorzi a Ziano nostro punto di riferimento. Sinceramente, gli oltre 1000 partenti alla prima edizione furono già un successo inaspettato, dopodiché si è andati sempre in meglio, gran parte per merito della struttura che venne data alla gara da Giulio Giovannini e Roberto Moggio. C'è l'orgoglio di aver mosso un sacco di gente e di aver avviato questo processo di cui poi hanno beneficiato anche altri sport, senza dimenticare che muovere le persone, e lo dico da dottore, è anche un fattore di prevezione per le malattie».
L'importante ricorrenza verrà celebrata venerdì prossimo in occasione del convegno promosso dal Coni trentino "Abolire lo Sport?", durante il quale Trentino Spa consegnerà un riconoscimento ai fondatori della classica degli sci stretti Roberto Moggio e Mario Cristofolini, ricordando anche gli indimenticati e compianti Nele Zorzi e Giulio Corradini.
Il 23 settembre 1970 non nasceva la sola Marcialonga ma, con essa, anche lo sport di massa, fenomeno che in Italia è sbocciato proprio grazie all'intuizione dei quattro "eroi" trentini.
Sport di massa che si traduce anche in turismo (ecco spiegato il riconoscimento da parte di Trentino Spa) e socialità, altre importanti valenze dell'evento invernale di Fiemme e Fassa, il quale, tra l'altro, è pure riuscito ad unire due valli, portandole al dialogo e al supermento delle immancabili gelosie.
La Marcialonga tornerà il prossimo gennaio con la 38esima edizione.













Scuola & Ricerca

In primo piano