Papa Francesco accenderà la torcia delle Universiadi

Il 6 novembre a Roma il Santo Padre darà il via all’avventura dell’evento trentino. Ieri la presentazione al Coni


di Camilla Giovannini


ROMA. Sarà Papa Francesco ad accendere la torcia delle Universiadi 2013, il 6 novembre prossimo, dopo la consueta udienza del mercoledì. L’annuncio è stato dato da un commosso Sergio Anesi, presidente del comitato organizzatore dell’evento e neo insignito della Stella d’Oro al Merito Sportivo, durante la conferenza stampa di presentazione di Trentino 2013 Winter Universiade, tenutasi ieri mattina a Roma nella sede nazionale del Coni.

Giovanni Malagò, presidente del Comitato olimpico nazionale e padrone di casa, ha voluto sottolineare nel proprio intervento i numeri da record di questa edizione, «da far rabbrividire», ma ha anche espresso la propria sicurezza in merito alla riuscita dell’evento: «La fiducia in voi è sempre ben riposta. I Mondiali di sci nordico tenutisi quest’anno in Val di Fiemme sono stati un successo della vostra Provincia, non solo a detta mia ma anche di tutti quelli con cui mi sono confrontato».

Anche Leonardo Coiana, presidente del Cusi, ha espresso fiducia ed ammirazione per il nostro territorio e per quello che può offrire: fattori che hanno determinato la scelta della nostra Provincia da parte dell’ente che presiede: poche spese, grande impegno, anche e soprattutto volontario, strutture pubbliche messe a disposizione con grande prodigalità.

L’impegno profuso per queste Universiadi, di fatto, è stato, e continua ad essere, notevole, anche perché finalizzato a produrre frutti duraturi. Sergio Anesi ha spiegato come le iniziative nate in occasione della kermesse potranno costruire un patrimonio che sopravvivrà alla conclusione dei giochi sportivi: il protocollo firmato con il Consorzio dei Comuni Trentini perché sia promosso un impatto ambientale “zero”, le relazioni intessute tra organizzatori, enti pubblici e realtà private che potranno rilanciare nuove manifestazioni, la fornitura della fibra ottica che ha permesso alla Provincia di cablare vallate difficili da raggiungere, per fare degli esempi.

La rettrice dell’Università di Trento, Daria de Pretis, ha espresso la ferma volontà dell’ateneo a sostenere le Universiadi, seconde solo alle Olimpiadi come manifestazioni mondiali multidisciplinari. L’evento è fortemente voluto non solo perché è solida la convinzione che lo sport sia fondamentale per gli studenti, ma anche a sottolineare il rilievo che innovazione e ricerca possono avere anche nella pratica sportiva. L’agonismo, in fondo, può essere visto come una metafora dell’attività del ricercatore: sfida, fatica, combattimento e soluzione dei problemi.

Sicurezza, accoglienza, serenità, un incantevole paesaggio urbano e montano: il nostro territorio si sta preparando al meglio per accogliere i partecipanti. Il presidente Alberto Pacher, nel suo intervento, ha assicurato che l’organizzazione sarà ottima, degna di accogliere grandi performance sportive e nuove relazioni tra persone provenienti da tutto il mondo. Incontro ed amicizia sono stati temi importanti anche nel discorso del sindaco Alessandro Andreatta, che ha auspicato che da Trento possa essere lanciato un messaggio positivo di pace, in un contesto mondiale che ne ha davvero bisogno.

La conferenza stampa si è infine conclusa con lo svelamento della torcia, progettata da un team del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università di Trento coordinato dal professor Stefano Rossi. Simbolo dell’incontro tra spirito sportivo, ricerca ed innovazione, ha un design innovativo ed ergonomico, che coniuga materiali moderni e tradizionali. Colorata di verde e blu, colori ufficiali della manifestazione, prima di accendere il tripode in Piazza Duomo l’11 dicembre, verrà portata in un tour internazionale dove lancerà il messaggio alla base delle Universiadi: salire in alto, conquistando con fatica ed impegno un traguardo dopo l’altro.

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