Moser “legge” le tappe regionali 

Sabato scatta il Giro d’Italia. Per il campione trentino saranno poco selettive quelle con arrivo ad Anterselva e San Martino di Castrozza Da velocisti la Valdaora-Santa Maria di Sala, dura la Feltre-Croce d’Aune con i passi Manghen e Rolle: «Ma il finale non è difficilissimo»


LUCA FRANCHINI


Trento. «Ad Anterselva e San Martino di Castrozza sarà arrivo in gruppetto, la Valdaora-Santa Maria si deciderà in volata, mentre sarà più selettiva la tappa con Manghen, Rolle e Croce d’Aune, anche se nel percorso del 2019 non vedo finali di tappa difficili». È questa l’analisi di Francesco Moser delle quattro tappe che interesseranno le strade regionali.

L’analisi di Moser

«Nella frazione con arrivo ad Anterselva c’è l’ascesa di Terento, che è una bella salita, ma quella conclusiva non potrà fare grande selezione – commenta Moser – Arriverà un gruppetto in volata, penso anche abbastanza numeroso. Poi ci sarà una frazione per velocisti, a precedere quella di San Martino di Castrozza: una tappa nervosa ma non selettiva. Conosco bene quel finale, lo feci anch’io e arrivai con i primi, dopo aver affrontato il Monte Grappa». Più dura sarà la Feltre-Monte Avena. «Ci sono il Manghen, il Rolle e il Croce d’Aune, ma il finale non sarà difficilissimo, come negli altri tapponi», aggiunge Moser, che mette due nomi in vetta alla lista dei candidati per la vittoria finale. «Il grande favorito è Dumoulin, ha fondo ed esperienza – conclude Francesco – Occhio però a Roglic: potrebbe vincere già la crono d’apertura e vedo pochi corridori in forma come lui».

Commezzadura-Anterselva

Si parte dalla Val di Sole (patria della mountain bike) e si arriva al centro del biathlon di Anterselva. La 17esima frazione della corsa rosa misurerà 181 km: prima parte in discesa, fino all’imbocco del Passo della Mendola, da Fondo. Poi la discesa su Bolzano e il transito dalla valle dell’Isarco fino a Bressanone. Seguirà una sequenza di salite e discese con i Gpm di Elvas e Terento, fino all’imbocco della Valle di Anterselva: i 4,5 km che precederanno gli ultimi 1000 metri presenteranno una pendenza media dell’8,5%. Da qui si entrerà nello stadio del biathlon (in ossequio ai Mondiali in programma nel 2020), con qualche saliscendi e l’arrivo.

Valdaora-Santa Maria di Sala

Saranno 222 i chilometri da percorrere, pressoché privi di difficoltà. Dopo una leggera salita fino al valico di Cimabanche, ci sarà la lunga discesa verso Ponte nelle Alpi, dove si affronta il facile Gpm di Pieve d’Alpago. Seguirà una lunga discesa fino a Conegliano dove inizierà l’ultimo tratto, interamente in pianura.

Treviso-S.Martino

Sarà corta ma nervosa la tappa con arrivo a San Martino di Castrozza, di 151 km. La prima parte sarà ondulata, fino al Gpm di Passo San Boldo, salita breve ma con un finale impegnativo. Poi via fino a Feltre, a precedere il Gran premio della montagna di Lamon e la risalita della Val Cismon fino a Fiera di Primiero, dove avrà inizio l’ascesa conclusiva. La pendenza è sempre costante attorno al 5%, con brevi tratti attorno al 10% a metà della salita.

Feltre-Monte Avena

Partenza e arrivo saranno in Veneto, ma gran parte dell’ultimo tappone (194 km) si svilupperà in Trentino. Cinque le salite da affrontare: si inizierà ad Arsiè con l’ascesa di Cima Campo (18 km), che con la sua discesa porterà a Castel Tesino e Scurelle. A Telve la carovana imboccherà l’impegnativo Passo Manghen, 24 km e quasi 2000 metri di dislivello. La picchiata seguente porterà a Molina di Fiemme e quindi - attraverso Cavalese, Tesero e Predazzo - al Passo Rolle, altri 20 km di ascesa che precederanno la salita finale di Croce d’Aune-Monte Avena. La strada verso Croce d’Aune negli ultimi 6 km ha pendenze sopra il 10%. Poi breve discesa e gli ultimi 7 km che conducono all’arrivo di Monte Avena, con pendenza media del 7,4%.

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