Lo sponsor sul retro costa caro al Trento

Quarta multa (900 euro) e romanzina del Giudice Sportivo. E potrebbe influire anche sul ripescaggio


di Daniele Loss


TRENTO. Questa volta, oltre alla sanzione (pesantissima per i criteri della Giustizia Sportiva: 500 euro), è arrivata pure la ramanzina. La maglia gialla con sponsor sulla schiena (“Re Mida”) è costata sino ad ora ben 900 euro al Trento. In ordine: cento euro di sanzione dopo averla indossata nel match contro il Salorno, 150 dopo la partita contro il Rovereto, altrettanti dopo l'Albiano e ben 500 dopo l'incontro di domenica scorsa contro il Maia Alta. E, oltre alla multa, c'è stata pure la “bastonata” del Giudice Sportivo che ha così motivato la propria decisione: “spiace dover constatare il comportamento irriguardoso, sprezzante ed incurante delle norme federali, tenuto dalla Società, rea per la quarta volta della medesima infrazione pur essendo, in diverse occasioni, edotta sul comportamento da tenere. L'augurio è che un mutato atteggiamento eviti il dovuto intervento della Giustizia Sportiva per casi così facilmente risolvibili se consoni al rispetto delle norme”.

Per la serie: smettetela di fare quello che volete. E, allora, la società di via Sanseverino non ci sta e alza la voce. «Partiamo dall'inizio – racconta il direttore sportivo gialloblù Gianni Petrollini -, ovvero dalla multa arrivata dopo la partita contro il Salorno. Ci siamo recati alla Figc chiedendo spiegazioni e il dottor Rinaldi ci ha comunicato che esisteva una precisa circolare al riguardo. Abbiamo chiesto di avere copia di tale circolare che, ad oggi, non abbiamo ricevuto. Secondo passo: arriva un'altra multa, dopo la partita contro il Rovereto: colloquiamo con il Giudice Sportivo che ci spiega che il problema nasce dal fatto che non abbiamo presentato la richiesta di apporre un secondo sponsor sulla maglia gialla. Presentiamo regolare richiesta e la risposta arriva entro poco tempo: ci viene concesso di apporre il marchio sulla parte anteriore della maglia, anche se non si capisce bene il perché di questa limitazione, visto che l'articolo 72 comma 4 delle Noif non fa alcun riferimento a lato anteriore o posteriore della divisa di gioco. Serve una deroga? Benissimo, facciamo richiesta di deroga e la pratica passa a Roma alla quale trasmettiamo anche due foto, fronte e retro della divisa di gioco, per completezza. Morale? Oggi finisce il campionato e la deroga non è arrivata, abbiamo beccato altre due multe e ci accusano di infischiarcene delle regole e di avere un atteggiamento sprezzante. Ok, le prime due multe ci possono stare, non avendo presentato richiesta, ma poi abbiamo fatto tutto per bene e, come si dice, adesso ci troviamo cornuti e mazziati».

E non è finita: nel caso di presentazione della domanda di ripescaggio da parte del Trento, dal punteggio della società gialloblù verranno infatti tolti due punti. Cornuti e mazziati al quadrato!

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano