I tifosi: «Questo Trento va fatto morire»

Ultras '78, Fedelissimi, Vecchia Guardia, Solo Trento: l’attuale dirigenza deve consegnare le chiavi al sindaco


di Daniele Loss


TRENTO. Adesso il Trento Calcio è rimasto definitivamente solo. Dopo le istituzioni, l'imprenditoria locale e le società sportive della città (chi per “vecchie ruggini”, chi per rabbia indotta legata alla questione Asis), anche la tifoseria aquilotta scarica definitivamente la società di via Sanseverino e contemporaneamente sbarra le porte a potenziali acquirenti. Che sembrerebbero esserci: le notizie sono frammentarie, ma la proprietà del Trento Calcio sarebbe in trattativa con una cordata extraregionale (rappresentata da Gianni Petrollini, a quanto pare) per la cessione della totalità delle quote.

Vecchi o nuovi cambia poco: la misura è colma per il popolo gialloblù, in questo momento compatto come non mai nell'opporsi a qualsiasi pseudoprogetto di rilancio da parte di qualsiasi soggetto. Il comunicato congiunto di Ultras '78, Fedelissimi, Vecchia Guardia e Solo Trento arriva a tre giorni dalla chiusura delle iscrizioni al prossimo campionato d'Eccellenza. E fuga ogni dubbio riguardo alla posizione di tutta la tifoseria gialloblù. «In seguito allo stillicidio di notizie contraddittorie e comunque sempre più negative circa il futuro sempre più incerto del nostro Calcio Trento, ci sentiamo in dovere di dire con tutta la determinazione possibile BASTA! La tifoseria è stanca di questi scenari di bassissimo profilo e di come l'attuale dirigenza stia non governando il grave momento di difficoltà creatosi proprio per la sua inerzia e insipienza. Stiamo stufi di essere presi in giro da personaggi che, nel momento più grave di 92 anni di storia gialloblù, sono letteralmente evaporati, non tenendo fede alle promesse di rilancio e consolidamento. A pochi giorni dalla scadenza vitale dell'iscrizione al campionato d'Eccellenza regionale non abbiamo nessun piano, nessuna guida tecnica e nessuna certezza. La tifoseria compatta non seguirà più pertanto questa dirigenza e tutti i personaggi disastrosi che si sono succeduti negli ultimi anni e la osteggerà in ogni modo: non possiamo più tollerare che il Trento venga usato e svuotato, come da troppo tempo, di ogni valore e rispetto. Pertanto chiediamo: 1. Che la dirigenza rassegni in blocco le dimissioni, consegni le chiavi del Calcio Trento al primo cittadino e sparisca letteralmente da Trento col suo bagaglio di promesse mancate e silenzi, lasciandoci morire e risparmiandoci altre figuracce, errori marchiani e parole al vento. 2. Che nessuna realtà cittadina, pubblica o privata, sponsor inclusi, dia più credito a questi personaggi, creando terra bruciata verso loro ogni eventuale iniziativa. 3. Che nessun giocatore o tecnico locale accetti di fare parte di un loro eventuale progetto. Preferiamo l'eutanasia assistita ad un continuo inarrestabile declino nell'anonimato».

Un messaggio fortissimo e chiarissimo quello lanciato dalla tifoseria aquilotta all'attuale proprietà , ma anche ai potenziali acquirenti: per favore fatevi da parte (o non venite a Trento, dipende dai punti di vista), chiudete definitivamente la società e permetteteci di ripartire dal basso.

Asserito che anche la piazza ha letteralmente abbandonato “questo” Trento, ora la palla passa all'amministrazione comunale. Nei prossimi giorni il sindaco Alessandro Andreatta dovrebbe incontrare la proprietà della società e cosa dirà il primo cittadino ai tre soci gialloblù? Li inviterà a farsi da parte? In città ormai lo sperano tutti.

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