Guaio muscolare  Dal Molin, allarme  a Leverkusen

Leverkusen (germania). L’allarme è quasi rosso per Paolo Dal Molin, uno dei big dell’Athletic Club ‘96 di Bolzano in vista degli Assoluti– e anche prima fase del Campionato di Società (le gare di...



Leverkusen (germania). L’allarme è quasi rosso per Paolo Dal Molin, uno dei big dell’Athletic Club ‘96 di Bolzano in vista degli Assoluti– e anche prima fase del Campionato di Società (le gare di mezzofondo sono previste in ottobre) – in agenda tra meno di due settimane a Padova. Il forte ostacolista azzurro dopo la buona prestazione fornita pochi giorni fa a Montecarlo in occasione dei 110 ostacoli della tappa di Diamond League conclusa al quinto posto in 13”61 (primato stagionale), ieri nella seconda gara del meeting “TrueAthletes Classics” di Leverkusen ha accusato un problema muscolare all’adduttore. Un guaio fisico da valutare nelle prossime ore ma è sicura la sua assenza al meeting di Szekesfehervar in Ungheria di mercoledì. Ieri in batteria Dal Molin, che è anche tesserato per le Fiamme Oro, si è imposto in gara-1 con il tempo di 13.68 (vento +1.3). Un crono superiore di sette centesimi al primato stagionale. Il 33enne alessandrino, alcuni anni fa riscoperto proprio dall’Athletic Club ’96, aveva preceduto il norvegese Vladimir Vukicevic (13”83) ed il tedesco Erik Balnuweit (13”93). In gara-2 l’azzurro è giunto terzo con 13”77 (+0.5) frenato dal problema muscolare mentre gli avversari si sono migliorati: primo Vukicevic (13”67), secondo Balnuweit (13”70).

«Ho corso la prima gara in modo tranquillo, aumentando l’intensità solo nelle ultime tre-quattro barriere perché avevo la sensazione che gli avversari si stessero avvicinando, anche se in realtà non era così - racconta Dal Molin -. Nella seconda gara ho pensato di spingere dall’inizio, mi sentivo bene però al sesto ostacolo ho sentito un piccolo fastidio all’adduttore sinistro e ho provato a mollare un po’ ma ho continuato ad avvertirlo e allora ho rallentato l’azione: potrebbe essere uno stiramento. Mi dispiace, perché stava venendo fuori un’ottima prova. Ormai da tre gare mi sento in controllo di quello che faccio e di questo sono contento». MAR















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