Doni, domiciliari in Alto Adige

L'ex capitano dell'Atalanta è uscito dal carcere di Cremona


Susanna Petrone


BOLZANO. L'ex giocatore dell'Atalanta, Cristiano Doni, si trova a Santa Cristina in val Gardena dalla vigilia di Natale. Trascorrerà gli arresti domiciliari nella casa in montagna di sua moglie Ingrid.

Lo scandalo del calcioscommesse, dunque, raggiunge l'Alto Adige, anche se non per motivi giudiziari: il giocatore dell'Atalanta Cristiano Doni, infatti, ha ottenuto sabato scorso gli arresti domiciliari e dopo essere stato sentito dal giudice di Cremona ha raggiunto Santa Cristina in val Gardena. La moglie Ingrid, infatti, è altoatesina e possiede ancora una casa in valle. Doni conosce bene l'Alto Adige, dove ha vissuto per diversi anni il padre dell'ex calciatore. Angelo Doni è un ex dirigente della compagnia "Esso". Dopo essersi separato ha sposato una bolzanina. Cristiano Doni, dunque, veniva spesso in provincia di Bolzano, per trascorrere le vacanze con il padre.

Il giudice lombardo ha concesso i domiciliari all'ex capitano dell'Atalanta, dopo che Doni ha scelto di collaborare con la giustizia per quanto riguarda il calcioscommesse. Ha ammesso il suo coinvolgimento su molti fatti, lasciando però fuori da tutto la sua squadra, l'Atalanta. Doni era finito in carcere una settimana fa perché, secondo gli inquirenti, i tentativi di alterare i risultati delle partite erano proseguiti nonostante i primi arresti di giungo e perché sussisteva il reale pericolo di inquinamento delle prove. L'ex capitano dell'Atalanta, già colpito da una squalifica di tre anni e mezzo dalla giustizia sportiva, ha confermato l'impianto accusatorio.

Le accuse riportate nell'ordinanza erano ben chiare: Cristiano Doni «interferiva o tentava di interferire» sul risultato delle partite dell'Atalanta «anche per conto» della società. L'ex capitano, scrive il pm nell'ordinanza «agiva anche per conto di imprecisati dirigenti della squadra, che aspirava alla promozione in serie A, utilizzando il supporto costante di un suo "gruppo di Cervia"...interferiva o cercava di interferire, con interventi anche corruttivi, al fine di procurarsi illegittimamente i proventi delle scommesse, sui risultati di molteplici partite della sua squadra». Intanto nei prossimi giorni verranno sentiti altri giocatori. Doni tornerà davanti al giudice solo l'11 gennaio 2012.













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