Dalpez: «Diamo a Roda il tempo di lavorare»

Sabato si vara il nuovo statuto della Fisi. Il Trentino vuole un ruolo importante nel consiglio federale



TRENTO. Sabato 29 giugno a Modena, la città che lo scorso anno incoronò Flavio Roda a capo degli sport invernali, si terrà un’assemblea straordinaria federale alla quale sono chiamati al voto i 1300 sci club d’Italia e in particolare i 105 sodalizi del Comitato Trentino Fisi. Questa volta però non è all’ordine del giorno l’elezione del presidente, bensì l’approvazione del nuovo statuto della Federazione Italiana Sport Invernali, che riguarda anche gli organi territoriali, come quello coordinato da Angelo Dalpez.

Quali sono le principali variazioni proposte?

«La volontà – spiega il presidente del movimento trentino che conta quasi 10 mila tesserati – è quella di modernizzare la Fisi con le esigenze attuali per rendere l’organizzazione più snella e incisiva. Partendo dagli organismi periferici è prevista anzitutto la riduzione del numero di consiglieri. Il prossimo governo dello sci trentino dovrebbe dunque essere composto da 11 membri compreso il presidente, dei quali 2 eletti fra gli atleti e un eletto fra i tecnici. Attualmente sono 21. Fra gli altri aspetti “nazionali” c’è la proposta di diversificare il tesseramento, di ridurre a 30 il minimo di tesserati per società, l’istituzione del quorum al 35% in seconda convocazione per l’assemblea elettiva, l’aumento da 3 a 5 deleghe da portare in assemblea, l’istituzione di un nuovo organismo consultivo che si chiamerà Comitato di coordinamento dei gruppi sportivi militari e di Stato e l’istituzione della figura del direttore generale che sostituisce il segretario generale».

Non sarà facile portare gli sci club ad un’assemblea fuori stagione...

«Effettivamente – prosegue Dalpez – questo può essere un problema. Noi abbiamo cercato di sensibilizzare tutte le nostre società e voglio a tal proposito lanciare un appello affinché in particolare i sodalizi più importanti della nostra provincia partecipino a questo appuntamento».

Società che lo scorso marzo sono state chiamate al voto a Modena, ritorneranno alle urne sabato presso il Forum Guido Monzani, mentre nella primavera 2014 dovranno eleggere prima il nuovo presidente nazionale, quindi il nuovo consiglio trentino.

A proposito, Flavio Roda si ricandiderà?

«Io penso di sì, anche se è ancora presto per saperlo – continua il presidente della Fisi provinciale – Roda sta facendo un buon lavoro ed è giusto che abbia l’opportunità di portare avanti quanto di buono ha realizzato in questo primo anno, fra l’altro in un momento difficile dal punto di vista economico».

Il Trentino che era uscito sconfitto dodici mesi fa dalle elezioni, riproporrà Lorenzo Conci come presidente nazionale?

«L’orientamento al momento è quello di dare l’appoggio a Flavio Roda, anche se naturalmente le decisioni verranno condivise con l’intero consiglio regionale. Per noi sarà invece prioritario riuscire ad avere un dirigente con un incarico importante nella prossima Federazione, in grado di rappresentare nel migliore dei modi un Trentino che ha un ruolo strategico nel mondo degli sport invernali. Penso che abbiamo molte potenzialità vicine al comitato che potrebbero essere rappresentative e costruttive nel prossimo consiglio federale».

E per quanto riguarda la Federsci provinciale è intenzione di Dalpez ricandidarsi?

«Non sono ancora in grado di rispondere. Da una parte mi piacerebbe proseguire perché quello degli sport invernali è un mondo affascinante, dall’altra c’è la considerazione che sono alla guida di questo movimento dal 2004 e potrebbe anche essere giunta l’ora di dare spazio a gente con nuove idee, anche perché i miei impegni extra-federali sono sempre più gravosi. Sono orgoglioso di essere riuscito a dare vita a iniziative interessanti, come il Progetto Trentino Azzurro, grazie all’apporto della Provincia Autonoma di Trento. Ma è ancora presto. Affronteremo questo argomento nei prossimi mesi».













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