Cavagna vince e lima il record, Ianes si riscatta sui 200 

Merano. Qualche record e tante buone indicazioni dai campionati regionali assoluti svoltisi a Merano nel fine settimana appena trascorso. Come sempre accade questo tipo di manifestazioni sono un...


Paolo Trentini


Merano. Qualche record e tante buone indicazioni dai campionati regionali assoluti svoltisi a Merano nel fine settimana appena trascorso. Come sempre accade questo tipo di manifestazioni sono un trampolino di lancio per i giovani che non hanno perso l’occasione di mettersi in mostra e dare il meglio nelle rispettive gare nel tentativo di agguantare (o confermare) un posto agli Italiani. In particolare era un appuntamento importante per gli Allievi in vista dei campionati nazionali previsti a Rieti nel weekend in arrivo, mentre hanno ancora una settimana a disposizione gli Under 20.

Nei 100 metri Enrico Cavagna sfrutta il vento generoso di sabato (ma nei limiti del regolamento) per migliorare di 4 centesimi il proprio limite personale portandolo a 10”62. Dietro di lui a un solo centesimo c’è Lorenzo Ianes, ma qualche posizione più in basso prosegue nel suo miglioramento costante l’allievo Giovanni Pasquini (11”27), 16 anni il mese prossimo e alla terza uscita in assoluto sulla distanza. Il vento non sarà positivo nei 200 (anche perché svoltisi il giorno dopo) e non è riuscito a spingere Ianes sotto i 21”56 comunque sufficienti per prendersi una rivincita abbondante su Cavagna (21”87) anche se il tempo non è quello per lui sperato. Primato stagionale, anche se per la verità un po’ distante dal record, per la lagarina Lisa Bona (12”53) che si aggiudica anche i 200 in 25”41 davanti a Nancy Demattè (25”66). La sprinter trentina sarà protagonista di un secondo posto molto più performante nei 400. Vince Federica Cavalli che si migliora ancora e dopo il 57”31 di qualche settimana fa scende a 56”70 ma come detto è Nancy Demattè che alla quarta uscita assoluta sul giro di pista rimane in scia all’altoatesina e toglie quasi due secondi al proprio personale siglando un ottimo 56”80.

Sempre in tema di giro di pista, ma diviso in 4 porzioni, doppietta per la Valli di Non e Sole dove in particolare va sottolineata la prova delle ragazze, tutte Under 18 e tutte di Tassullo, che in rimonta hanno conquistato il titolo regionale e col tempo di 49”87 anche l’accesso ai campionati nazionali. Qualificazione sfiorata anche dagli Under 18 della Quercia, primi nella 4x400 in 3’36”21 (serviva un 3'35”00). Tra gli ostacoli alti si fa luce Alessandro Gobbi, in quelli bassi titolo per Isabel Vikoler davanti ad Alessia Gentilini e a Sofia Trettel.

Ottimi spunti anche nel mezzofondo con Simone Valduga, pure lui nella categoria Allievi, che lima il suo primato personale fino a 1’55”97 per aggiudicarsi il titolo regionale davanti a Mirko Tomasi e Marco Anesi. Limite personale abbattuto anche per lo Junior Massimiliano Berti nei 1500 conclusi in 3’55”86, due secondi meglio di Pietro Freigurger e di Marco Anesi che conclude i campionati con due terzi posti. Dominio altoatesino nel mezzofondo femminile anche perché erano in gara le specialiste della corsa in montagna e del cross che non hanno lasciato nemmeno le briciole alle altre monopolizzando gare e podi.

Meno generose le pedane in fatto di risultati assoluti e record. Un po’ perché il vento anche a favore è spesso un fastidio per gli specialisti e per gli attrezzi, un po’ perché il fondo non era in condizioni eccezionali. Dopo il 74,64 che gli ha regalato un po’ a sorpresa l’ennesimo titolo tricolore in quel di Padova non più di 8 giorni fa, Norbert Bonvecchio ha scelto Merano per mantenere il ritmo di gara in vista del Palio di Rovereto. Per vincere al poero è bastato un 72,64 fatto comunque in una continua progressione nei suoi 6 lanci che conferma il suo buono stato di forma e si spera che domani gli stimoli di una gara internazionale possano spingerlo anche più in là. Alessandra Bolzon e Simone Fedel vincono il triplo senza grossi acuti, così come ha fatto Linda Brusco nel triplo. Nei salti verso l’alto Alberto Masera arriva a 2.03 davanti a un redivivo Eugen Mancas (1.91), mentre in campo femminile Pamela Croce non va oltre i 169 centimetri che le consentono comunque di arrivare al titolo regionale davanti alle più giovani compagne di squadra Asia Tavernini e Beatrice Dalledonne.

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