L’appello ai sindaci: «Vietate i botti, letali per i 4 zampe» 

L’Oipa chiede ai Comuni trentini di dimostrare sensibilità per umani e animali Sono tanti quelli che hanno emesso l’ordinanza per il divieto, o per silenziarli



TRENTO. L’appello dell’Oipa all’amministrazione comunale e provinciale è quello di vietare i fuochi d’artificio o, come già accade in alcuni Comuni, silenziarli togliendo il botto, lasciando inalterato l’affetto luminoso. Si avvicinano le feste ed i fuochi d’artificio si ripropongono come un problema per tutti gli animali. Scrive Ornella Dorigatti responsabile della sezione di Trento: «Facciamo appello alle amministrazioni comunali chiedendo una maggior sensibilità verso lo splendido, ed unico, ambiente naturale del Trentino, vietando l’accensione di botti, fuochi d’artificio, petardi e mortaretti. In questi anni sono diversi i Comuni che hanno deciso di vietarne l’esplosione sul proprio territorio, attraverso l’approvazione di una specifica ordinanza o di un regolamento comunale, tutelando la salute dei cittadini, l’ambiente e gli animali. Si stima che in Italia a causa dei soli fuochi d’artificio di Capodanno muoiano circa 5mila animali. Per l’udito dei cani e dei gatti, il frastuono provocato dai botti è devastante, basti pensare che le facoltà uditive del cane arrivano fino a 60mila Hertz mentre per il gatto a 70mila. Per gli animali che vivono nelle fattorie ed allevamenti, come mucche, cavalli, pecore e conigli possono provocare gravi traumi, addirittura l’aborto per le femmine in stato interessante. Per gli uccelli si tratta di una vera tragedia: il rumore assordante li induce a scappare schiantandosi contro alberi o caseggiati. Per non parlare degli animali domestici che scappano dai recinti, attraversano le strade con il pericolo di essere investiti, provocando incidenti anche di grave entità. Come ben sappiamo l’esplosione dei fuochi d’artificio comporta il rilascio di metalli pesanti, in modo particolare diossina, perclorati ed altre sostanze inquinanti. Non parliamo poi i danni causati sugli umani con i pronto soccorso affollati per le emergenze. Chiediamo agli amministratori pubblici trentini di adottare una spiccata intelligente sensibilità, per far sì che alcune pratiche (poco rispettose dell’ambiente) siano in toto modificate. Già una buona cosa sarebbe quella di prendere in considerazione la possibilità di festeggiare un Capodanno pieno di luci e di colori, con dei fuochi d’artificio, per esempio, costituiti da effetti luminosi o danzanti, senza cariche detonanti il che porterebbe un giovamento per tutti gli animali e l’ambiente circostante: sarebbe un grande segno di civiltà e di rispetto per tutti gli esseri viventi. È dovere di tutti, Comuni e cittadini, fare in modo che la notte di Capodanno non lasci dietro a sé strascichi dolorosi. Evitiamo l’uso di botti e facciamo sì che questa sia una bella festa per tutti!”. (d.p.)











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