Ferrovia Rovereto-Riva con i pedaggi A22 e bond 

La mozione di Verdi e Rinascita Rovereto. Il collegamento ferroviario definito «strategico per residenti, turisti e ambiente da finanziare anche con obbligazioni garantite dalla Provincia»


Michele S Tinghen


Rovereto. Finanziamo la ferrovia rovereto - riva con i bond provinciali e con i pedaggi autostradali. ci sono anche queste proposte in un'articolata mozione che i gruppi dei verdi e di rinascita rovereto (i quali sostenevano la candidatura a sindaca di gloria canestrini) hanno presentato in questi giorni in comune. il tema della ricostruzione della vecchia "mar", e cioè di un collegamento ferroviario verso la busa e il lago di garda da rovereto, tiene banco in questi giorni, e i gruppi, paladini della mobilità sostenibile, colgono la palla al balzo per fare proprio l'argomento e rilanciarlo. le aperture del sindaco valduga e l'attenzione recente sul progetto anche a livello provinciale danno speranze in tal senso. i consiglieri pozzer, canestrini e galli Partono da lontano, da quando l'allora assessore provinciale pacher lanciò un concorso di idee, vinto da idroesse engineering, che stabiliva in 1,2 miliardi di euro i costi per la realizzazione della ferrovia, poi rivisto e corretto dall'assessore gilmozzi in oltre 4 miliardi. però l'ipotesi è ancora sul piatto: "a distanza di anni l’attuale giunta e in particolare il presidente fugatti hanno messo a bilancio provinciale 50 mila euro (sembrerebbe aumentabili a 300 mila euro) per uno studio di fattibilità del collegamento ferroviario adige – garda", scrivono i consiglieri. i quali ricordano come invece il piano provinciale della mobilità non sia ancora approvato, anche dopo un percorso partecipativo e manca un progetto di fattibilità tecnica ed economica per il collegamento ferroviario tra vallagarina e busa. galli, canestrini e pozzer ricordano però che la giunta fugatti ha lanciato di recente l'idea di istituire un "bond", una obbligazione garantita dalla provincia, "per attrarre i risparmi dei cittadini trentini e procedere al finanziamento parziale o totale delle infrastrutture necessarie per il collegamento ferroviario e per il sistema di mobilità sostenibile".

Il tunnel S. Giovanni-Cretaccio

Di contro, attualmente in Vallagarina, ricordano i Verdi e Rinascita, si continua a spostarsi soprattutto in macchina (il 65% degli spostamenti) e, affermano il tunnel San Giovanni - Cretaccio in via di costruzione non risolverà i problemi di mobilità tra Rovereto e Riva. La ferrovia invece sarebbe strategica, sia per i residenti, per il turismo, per l'ambiente gardesano. Questa ferrovia andrebbe poi considerata tra le opere strategiche per il sistema di mobilità sostenibile della regione, assieme a quelle già esistenti e a quelle future (ovvero il treno per Fiemme e Fassa ed il potenziamento della Valsugana). Anche in Europa si va in questa direzione. Ecco quindi le proposte: istituire un "Fondo Provinciale per la Mobilità Sostenibile", finanziato da una parte dei pedaggi autostradali in territorio trentino, in base al principio “chi inquina paga”, e dall'altra predisporre un piano stralcio della mobilità in Vallagarina e nell'Alto Garda, che inserisce la futura ferrovia in una visione più ampia. Rinascita e i Verdi, con la mozione, vogliono impegnare la giunta e il Comune ad agire in tal senso e a promuovere il progetto della ferrovia, a sostenere il finanziamento dell'opera anche attraverso i bondo provinciali e a "a sollecitare la giunta provinciale alla istituzione di un Fondo Provinciale per la Mobilità sostenibile, finanziato dai pedaggi autostradali e ferroviari in base al principio “chi inquina paga” oltre che “chi consuma paga”, per permettere l’armonica e coordinata realizzazione di progetti specifici di Mobilità Sostenibile nei territori della Vallagarina e Alto Garda e Ledro".

 









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