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Laura Scalfi: «Tik Tok per i giovanissimi? Vanno introdotte delle limitazioni»

La dirigente dell’Istituto Veronesi e del Liceo Steam dopo i casi dei due studenti toscani ricoverati in prognosi riservata dopo aver cercato di emulare due “challenge” trovate su Tik Tok



TRENTO. «La logica assurda di seguire video estremi in rete cercando di emularne i contenuti sta prendendo sempre più piede tra i giovani. I casi dei due ragazzi in Toscana sono solo un esempio delle molte altre tragedie che hanno colpito e stanno colpendo il nostro Paese negli ultimi anni». A parlare è Laura Scalfi, direttore generale dell'Istituto Veronesi e del Liceo Steam International di Rovereto, in merito ai casi dei due giovani toscani ricoverati in prognosi riservata dopo aver cercato di emulare due “challenge” trovate su TikTok.

«Il facile accesso da parte dei più giovani a TikTok, come ad altri social, va seriamente ripensato e vanno introdotte limitazioni. A 14 anni gli adolescenti spesso non hanno la percezione del rischio che si corre nel cercare di imitare azioni imprudenti viste in rete.

La vera sfida quindi - continua Scalfi - sta nel saper parlare ai ragazzi sensibilizzandoli a questi temi, sia in famiglia che a scuola. Per evitare l'alienazione totale dei più giovani dal mondo reale, bisogna imparare a usare tali nuovi strumenti e la scuola può e deve contribuire all'educazione innanzitutto culturale circa l'impiego di questi nuovi social network .

Attraverso il dialogo, l'utilizzo coscienzioso e supportando le famiglie che richiedono su questo una maggiore collaborazione - conclude Laura Scalfi - avremo senza dubbio mezzi più articolati e organizzati per far fronte a questo fenomeno che rischia di diventare dilagante».













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