Scuola

Indagine Ipsos-Cisl: i più insoddisfatti a scuola sono i dirigenti

Solo 6 su 10 si dicono “soddisfatti” della propria professione: per 8 su 10 i carichi di lavoro sono insoddisfacenti



ROMA. «Complessivamente, l'80% degli insegnanti si ritiene soddisfatto nel complesso della propria professione, mentre tale quota scende notevolmente tra i dirigenti, raggiungendo il 60% e sottolineando uno dei risultati più chiari di questa indagine: la categoria dei dirigenti, probabilmente anche in conseguenza dell'emergenza sanitaria, soffre un forte disagio dovuto alle responsabilità organizzative e amministrative che ha sulle proprie spalle». Lo dicono i risultati di una vasta indagine dal titolo “Comprendere la scuola oggi: il punto di vista di insegnanti, dirigenti scolastici e genitori”, condotta dall'Ipsos per conto di Cisl Scuola, e presentata in occasione del settimo congresso nazionale Cisl Scuola.

L'indagine è stata compiuta su un vasto campione (732 insegnanti della scuola dell'infanzia, primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado; 345 dirigenti scolastici; 1000 genitori di bambini o ragazzi) tramite questionari in profondità e si è conclusa nel febbraio scorso.

Sempre dall'indagine, in modo quasi speculare, emerge invece che i genitori che dichiarano di essere soddisfatti della scuola del proprio figlio sono l'86%, «dato certamente positivo - commentano i ricercatori Ipsos -, soprattutto se messo a confronto con la complessiva valutazione del sistema scolastico italiano che raccoglie il favore di poco meno del 70% delle famiglie».

In questo quadro di complessiva positività, gli aspetti su cui è maggiormente diffuso il malcontento tra gli insegnanti sono la retribuzione, il riconoscimento sociale e la situazione contrattuale per cui più del 40% si dichiara insoddisfatto.

Più limitate invece le critiche per il carico di lavoro complessivo e per il bilanciamento tra vita privata e professionale, rispettivamente al 36% e al 26%.

Più critici risultano essere i dirigenti, che mostrano un grande disagio delle loro condizioni lavorative. Il carico di lavoro complessivo è insoddisfacente per l'80%, il bilanciamento tra vita privata e lavorativa è un ostacolo per il 75%, mentre è scontento della propria situazione contrattuale il 70% e della retribuzione il 66%.

L'attività più in sofferenza per questioni di tempo risulta essere l'approfondimento di alcuni contenuti con gli alunni/studenti per cui il 37% degli insegnanti ritiene di avere troppo poco tempo.













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