istruzione

A scuola torna la scrittura a mano

Un team di insegnanti dell’Alto Garda a «lezione» dalla grafologa Pellegrini. Ed anche i genitori sono entusiasti dell’idea 


Sandro Parisi


 ARCO. La scrittura corsiva, a mano, è in pericolo? Un interessante progetto didattico ne promuove il ritorno.

Un incontro molto partecipato è stata la naturale conclusione di una interessante iniziativa didattica realizzata nel corso dell’anno scolastico 2022/23 nelle classi Prime delle Scuole Primarie “Zadra” del rione Degasperi, “Orlando Lucchi” di Tenno e “Gianfranco Fedrigoni” di Varone. Si è tenuto lo scorso 19 giugno al la scuola “Scipio Sighele”, dove il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo “Riva 2” Maurizio Caproni ha riunito tutti gli insegnanti che hanno aderito al progetto “Educare al gesto grafico” proposto come Corso di Formazione.

La docenza è stata affidata a Rita Pellegrini, rinomata grafologa, autrice di manuali e libri sull’argomento. Tanto il materiale didattico costruito nei vari laboratori, spiegato e messo a disposizione durante la serata, cosi come tanti i filmati proiettati, esplicativi del lavoro svolto nelle singole scuole.

L’incontro è stata anche un’occasione per uno scambio di esperienze, di confronto, di verifica e di nuove proposte metodologiche didattiche per ridare forza alla scrittura corsiva che stimola in modo predominante le aree del cervello connesse al pensiero, al linguaggio e alla memoria.

Alla fine un gustoso buffet, offerto ed allestito dagli stessi insegnanti, quasi tutti donne, ha concluso l’importante evento.

Ma per saperne di più del progetto, sentiamo cosa ci dice al riguardo Rita Pellegrini, educatrice del gesto grafico, ma anche grafologa specializzata in orientamento scolastico e professionale.

Quali sono le sue esperienze?

Da anni sto cercando di portare all’attenzione degli insegnanti della Scuola Primaria l’importanza dell’educazione al gesto grafico per l’insegnamento del corsivo come parte integrante del processo educativo. Quest’anno il Progetto è stato accolto dal dirigente dell’I. C. “Riva 2”, dagli insegnanti delle classi Prime che hanno accettato questa sperimentazione, e dai genitori che sono stati coinvolti nella presentazione del percorso. Anche gli alunni hanno dimostrato entusiasmo ed attesa per la nascita delle forme che danno vita alla scrittura in corsivo.

Certamente un lavoro impegnativo...

Sicuramente, ma le insegnanti hanno accettato la sfida e lavorato in modo interdisciplinare con grande impegno. L’educazione al gesto grafico, infatti, non è compito solo dell’insegnante di Italiano, ma anche degli altri insegnanti del team nelle loro specifiche competenze.

Quindi un team di operatori scolastici…

Esattamente. Un gruppo di lavoro che opera in sinergia, coordinato dall'insegnante di Italiano che in questo caso diventa leadership.

Ma prima di partire ci sarà stato bisogno di informare, di formare…

Certo. Ci sono stati due incontri di formazione generale seguiti dalla formazione periodica di tutti i team dei tre plessi scolastici e incontri specifici teorici e laboratoriali per ogni team con supervisione e verifica del percorso. Si è lavorato sui prerequisiti necessari all’apprendimento della scrittura in corsivo come forma che nasce dal movimento, sull’importanza della postura, dell’impugnatura, sullo spazio grafico, sulla direzionalità, sull’uso degli strumenti scrittori più adatti per scrivere bene. Una serata informativa è stata dedicata a tutti i genitori.

E nel futuro?

La speranza che questa nostra iniziativa, impegnativa e faticosa, ma di grande soddisfazione per i risultati ottenuti, possa essere ripresa e riproposta dagli insegnanti stessi proprio perché “pionieri” ai loro colleghi, affinché questa prima esperienza di team non rimanga fine a se stessa.

Un lavoro soddisfacente?

Sì, e desidero ringraziare tutti gli insegnanti di ogni team, la coordinatrice del Progetto ins. Annalisa Bianchi, le coordinatrici di Plesso Lara Visentin e Manuela Corradini, il dirigente Caproni per aver creduto fin dall’inizio in questo percorso tanto da condividerlo e realizzarlo con entusiasmo e passione. Ringrazio anche le famiglie, che hanno dato il loro sostegno agli insegnanti, e i bambini delle Prime classi, che hanno accolto con grande entusiasmo il loro primo “quaderno del corsivo”. Aggiungo un plauso alla classe Seconda che ha realizzato, con l’insegnante Manuela Perini, un percorso originale e artistico con la scrittura in corsivo.

Un bilancio finale?

È stato un Progetto ambizioso, ma importante in un’epoca dove la relazione ed i rapporti interpersonali diventano difficili e spesso ostacoli nell’educazione.

E - aggiungiamo noi - un’epoca nella quale parlare di scrittura a mano è sempre più raro.

 













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