Fibrosi cistica, virtual run per 'donare respiro' a ricerca



(ANSA)- ROMA, 22 GIU- Da sempre, i malati di fibrosi cistica sono alle prese con il respiro: la malattia genetica grave più diffusa in Italia colpisce diversi organi, ma è il danno ai polmoni che alla fine causa l'impossibilità di respirare.    Runcard, la community dei runner della Federazione Italiana di Atletica Leggera (Fidal), e Fondazione per la Ricerca sulla Fibrosi Cistica (Ffc), aprono le iscrizioni alla prima 5 Km Virtual Charity Run "Respiro in prestito" a sostegno della ricerca, per "dare respiro" a chi appunto ha il respiro progressivamente compromesso. Dall'1 fino al 5 luglio, con una donazione di 3 euro, devoluta alla Ffc, sarà possibile percorrere 5 chilometri, correndo o camminando, per finanziare la ricerca per una cura e accrescere la conoscenza della malattia. "Da oltre vent'anni - sottolinea Gianni Mastella, direttore scientifico di Ffc- la Fondazione ricerca fibrosi cistica s'impegna per sconfiggere la malattia, che conta in Italia 2 milioni e mezzo di portatori sani, spesso inconsapevoli, che possono trasmetterla ai figli. La patologia compromette molti organi e porta a insufficienza respiratoria, accorciando la vita a poco più di 40 anni. Questo evento con Fidal ci dà l'opportunità di divulgare la conoscenza attraverso lo sport, che ha un valore speciale per i ragazzi con fibrosi cistica. L'attività fisica e lo sport ottimizzano le risorse vitali, favorendo una migliore funzionalità respiratoria e cardiocircolatoria, nonché più efficienti attitudini fisiche, psichiche e sociali". I partecipanti alla corsa non competitiva sono incoraggiati a farsi portavoce della causa, stampando e personalizzando il pettorale che riceveranno. "L'emergenza Covid-19 - sottolinea il presidente di Fondazione per la ricerca sulla fibrosi cistica, Matteo Marzotto- ha reso familiari le mascherine, le norme d'igiene e il distanziamento, che per i malati di fibrosi cistica sono la normalità nella quotidianità.    In un momento di difficoltà per il Paese, non vanno dimenticati i bambini, i ragazzi e i giovani più fragili, in attesa di una cura risolutiva". Ad anticipare l'evento una diretta Facebook il 25 giugno moderata dal comico e conduttore televisivo Paolo Kessisoglu. (ANSA).   









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