Brexit: in vigore nuove regole per Nord Irlanda ma Dup è critico Unionisti sono sempre contrari, 'intesa ci lega più a Ue che Gb'



LONDRA - Le nuove regole post-Brexit sull'importazione di merci in Irlanda del Nord dalla Gran Bretagna, frutto del Windsor Framework raggiunto tra Londra e Bruxelles modificando il Protocollo siglato in precedenza, entrano in vigore questo fine settimana ma a Belfast continuano i mugugni e le critiche degli unionisti del Dup, che si oppongono all'accordo. Da domenica le merci in arrivo nella provincia del Regno Unito e destinate alla confinante Irlanda - o ad altri Paesi dell'Unione - saranno sottoposte a specifici controlli doganali per verificarne l'idoneità al mercato unico europeo. Quelle invece rivolte alla vendita e al consumo in Irlanda del Nord beneficeranno di una procedura più rapida. Tutto questo è possibile tramite due diverse corsie, una verde preferenziale per il mercato interno e una rossa, con molta più burocrazia, per l'estero. Gli unionisti però tornano a farsi sentire con forza, attaccando le nuove regole e difendendo la scelta di non formare per protesta un governo di unità nazionale - come prevede l'accordo di pace del Venerdì Santo siglato a conclusione del sanguinoso conflitto dei Troubles - col Sinn Fein, a cui tra l'altro per la prima volta spetta la guida dell'esecutivo locale dopo il loro successo elettorale del 2022 per l'assemblea legislativa di Belfast, ribadito dall'affermazione come primo partito nelle amministrative dello scorso maggio. In un'intervista alla Bbc, Sammy Wilson, capogruppo del Dup alla Camera dei Comuni, ha attaccato con forza l'assetto stabilito dal Windsor Framework e sottolineato che le nuove regole rendono "l'Irlanda del Nord un membro dell'Ue piuttosto che del Regno Unito" per i vincoli esistenti col mercato unico. Così è destinata a restare ancora a lungo l'instabilità politica a Belfast col rischio che si alimentino le tensioni del passato.













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