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Il futuro? Incerto, ma in Polsa si parte

Il Monte Baldo apre l’8, condizioni permettendo. Cambiamento climatico: non spaventa, si punta anche all’estate e il turismo non manca.


Astrid Panizza Bertolini


BRENTONICO. La località sciistica Polsa-San Valentino si trova a 1300 metri ed è una di quelle stazioni a bassa altitudine, ma ha in programma l’apertura per l’8 dicembre. Sorte diversa rispetto alla Panarotta, che presenta una situazione simile ma per la stagione in arrivo, invece, non aprirà i battenti. I prezzi elevati dell’energia hanno scoraggiato infatti i gestori della Panarotta, ma non quelli di Polsa-San Valentino, che vedono al via la stagione sciistica: “Non abbiamo mai preso in considerazione l’idea di chiudere – afferma con determinazione il direttore di Brentonicoski Alessandro Mozzi – l’energia è un problema che abbiamo tutti, ma dobbiamo fare buon viso a cattivo gioco, non ci sono alternative”.

Le stazioni sciistiche, infatti, rappresentano un volano per l’economia locale. In inverno a Brentonico ci sono circa 400 persone impegnate nel lavoro stagionale, considerando anche gli alberghi, oltre agli impianti. “Il costo del solo personale Brentonicoski è sui 900 mila euro – continua Mozzi - chiudere avrebbe significato mettere in seria difficoltà i nostri collaboratori. E’ difficile capire se andremo in perdita, chiaramente sarà un anno difficile, ma bisogna guardare avanti”.

L’apertura prevista per Polsa-San Valentino è l’8 dicembre, ma non c’è ancora la completa certezza di partire quel giorno. Devono esserci le condizioni adatte, che ad oggi non ci sono, ma potrebbero cambiare nei prossimi giorni. La prevendita degli stagionali, terminata il 13 novembre, è andata bene - come dichiarato dal direttore - considerando che c’è stato un incremento del prezzo del 20% rispetto allo scorso anno, in linea con l’inflazione attuale. Nel 2021, infatti, uno stagionale in prevendita costava 239 euro, a fronte dei 289 euro di quest’anno.

“Nonostante il rincaro però – commenta Mozzi - non possiamo lamentarci, anzi, gli acquisti sono addirittura aumentati del 20% in più rispetto al 2021 e del 5% in più rispetto al 2019, stagione pre-Covid”. L’acquisto effettuato dopo il 13 novembre prevede invece un costo di 399 euro per gli adulti. I prezzi sono aumentati di molto rispetto alle stagioni precedenti. Nel 2020-2021, infatti, lo stagionale costava 379 euro, 20 euro in meno rispetto ad oggi. In cima alla pista in Polsa, Gabriele De Uffici gestisce la Baita Montagnola, che durante l’inverno rappresenta un punto d’incontro fondamentale per i giovani (e meno giovani) sciatori e snowboarders. “Non sono preoccupato per la stagione che sta arrivando – afferma De Uffici – forse se me l’avessi chiesto un mese fa avrei avuto più preoccupazioni, ma ad oggi sono fiducioso”.

Le previsioni non sono delle più rosee, ma nemmeno nere. “Gli incrementi nei costi ci sono - continua De Uffici - sia per quanto riguarda l’energia, che nel mio caso stando a quanto mi ha confermato il mio gestore sarà raddoppiata rispetto allo scorso anno, sia per quanto riguarda le materie prime”. Il costo dell’olio, per esempio, come ci riporta Gabriele ha subito un rincaro del 65%, che lo costringe quindi ad aumentare il prezzo delle patatine fritte di 1 euro, da 3 euro e 50 a 4 e 50. “Sono costretto ad aumentare tutto di un euro circa, a parte il caffè – commenta sconsolato – e non pensare che il margine di guadagno sia molto, è il minimo per far tornare i conti”. La paura di lui, come quella dei ristoratori nei dintorni, è quella di perdere clienti rischiando di aumentare troppo. Per questa ragione hanno deciso di riunirsi per delineare una linea comune da seguire.

La speranza è quella che gli sciatori capiscano le difficoltà dei ristoratori, e si fermino comunque per mangiare un panino o un piatto tradizionale. Guardando in avanti e pensando al cambiamento climatico, il futuro di una stazione a bassa altitudine come quella del Monte Baldo non è dei migliori. In questi ultimi anni, però, l’offerta turistica locale si è ampliata e punta molto anche sull’estate. Gabriele, per esempio, nella stagione estiva gestisce una malga sempre sul Monte Baldo . “Ti assicuro che per ora il turismo non manca, in estate come in inverno. Il futuro? Nessuno sa con certezza come andrà, per questa stagione come per quelle a venire. – conclude Gabriele – Sarebbe bello avere la sfera di cristallo, saremmo tutti più preparati. L’unica certezza è che anche quest’inverno qui sul Baldo apriamo tutti, nessuno rimane chiuso. E insieme andremo avanti”.













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