Montagna

La Sat piange l'alpinista Ermanno Salvaterra

La Società Alpinisti Tridentini ricorda il grande alpinista, già gestore del rifugio XII Apostoli, che è caduto e morto questo pomeriggio, 18 agosto, su una delle vie del Campanile Alto

LA TRAGEDIA Ermanno Salvaterra muore sul Campanile Alto



TRENTO. L'alpinismo trentino piange la morte di Ermanno Salvaterra avvenuta oggi, 18 agosto, durante una via sul Campanile Alto, nelle Dolomiti di Brenta. 

La Sat (Società alpinisti tridentini) si unisce al dolore per la scomparsa della guida alpina, forte alpinista che è rimasto vittima dell'incidente mortale da primo di una cordata mentre scalava con un compagno, quando è caduto nella parte finale della via, a circa 2.750 metri. Probabilmente la causa del dramma è stato il cedimento di un appiglio: Salvaterra è precipitato per circa 20 metri ed era già morto, poco dopo, quando sono arrivati i soccorritori con l'elicottero.

“Ci lascia una grande persona. Fin da giovanissimo, con la sua famiglia che ne era conduttrice, ha passato le sue estati al nostro Rifugio XII Apostoli per diventarne poi, da adulto, il gestore ufficiale fino al 2007. Un lungo tratto di sentiero percorso assieme quindi, che lo inserisce, a buon diritto, tra i gestori storici del nostro sodalizio che non dimenticheremo”, ricorda la presidente della Sat, Anna Facchini.

La salma di Ermanno Salvaterra è stata recuperata a bordo dell'elicottero e trasportata a Madonna di Campiglio.

 













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