garda

“Desenzano, stop al taglio selvaggio di alberi”

La richiesta dei consiglieri comunali Maria Vittoria Papa e Stefano Terzi. Duecento le piante tagliate nel comune (foto tema)


di Daniele Peretti


DESENZANO. Duecento piante tagliate sul territorio comunale non sono forse troppe? A chiederlo sono i consiglieri comunali Maria Vittoria Papa e Stefano Terzi (Desenzano Progetto Futuro, PD e Viviamo Desenzano) dopo il recente caso di tagli irregolari avvenuti il primo lungo la strada tra la Località Taverna e San Pietro ed il secondo luogo in Via San Benedetto praticamente al centro del Parco Locale di Interesse Sovracomunale.

I due consiglieri della lista Coalizione per Desenzano hanno dato voce alla preoccupazione dei cittadini anche perché si tratta di episodi non isolati. Nel documento Maria Vittoria Papa (PD) chiede all’amministrazione un lavoro parallelo di controllo e repressione prevedendo adeguate forme di compensazione con alberi sufficientemente cresciuti posizionati nello stesso posto dov’è avvenuto il taglio irregolare.

Mentre per Stefano Terzi sarebbe fondamentale un lavoro di sensibilizzazione sia della cittadinanza che degli operatori agricoli e forestali. Quello che serve è una opera di sensibilizzazione culturale e di prevenzione per rafforzare la consapevolezza del valore collettivo delle piante anche perché una volta tagliate, il danno è irrimediabile. Obiettivamente il taglio selvaggio di alberi sani è inammissibile e l’amministrazione comunale si deve impegnare per il interrompere questa insensata abitudine.













Scuola & Ricerca

In primo piano

L’ultimo saluto

A Miola di Piné l’addio commosso a don Vittorio Cristelli

Una folla al funerale del prete giornalista che ha segnato un’epoca con la sua direzione di “Vita Trentina”. Il vescovo Tisi: «Non sempre la Chiesa ha saputo cogliere le sue provocazioni»

IL LUTTO. Addio a don Cristelli: il prete “militante”
I GIORNALISTI. Vita trentina: «Fede granitica e passione per l'uomo, soprattutto per gli ultimi»
IL SINDACO. Ianeselli: «Giornalista dalla schiena dritta, amico dei poveri e degli ultimi»